Con il mercato interno in sofferenza le aziende italiane cercano sbocchi all’estero e, grazie alle loro caratteristiche, molte riescono, come si dice, a tenere banco. Leggi tutto
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Basilea e i TIR
Che a Baselworld i mega stand a più piani (con ascensori, cucine, uffici etc.) comportino un lavoro incredibile è ormai noto. Per quello di TAG Heuer l’anno scorso 40 automezzi arrivarono dall’Italia con lo stand smontato e non è stato l’unico exploit. Ma è tutta la Fiera che sei settimane prima dell’evento orologiero più importante diventa un enorme cantiere.
MCH Group, che organizza il Salone, ha messo in opera un dettagliato piano logistico per far fronte a questo impegno che è iniziato ai primi di febbraio e proseguirà per altrettanto tempo dopo la chiusura della mostra, coinvolgendo non meno di 20.000 addetti. Tutto il materiale che arriva non solo dall’Europa, ma anche da altri continenti (sono centinaia di migliaia le tonnellate di acciaio, legno, plastica, vetro, cavi e quant’altro è necessario a questa “città” costruita nelle Halle) attende su camion in spazi fuori dalla città. Gli automezzi sono poi chiamati via radio e su tragitti prestabiliti raggiungono l’area fieristica dove devono essere scaricati, (ça va sans dire visto che il tema è l’orologeria) con una precisione che spacca il minuto. Le previsioni parlano di circa 7.000 autoarticolati.
A sorte 10 tourbillon
Per accaparrarsi gli orologi in edizione limitata i concessionari dei Brand si battono a lungo ed è difficile anche per le Marca fare le scelte più opportune. Molti anni fa Corum fece un’estrazione a sorte alla Fiera di Basilea per un modello con meteorite e F.P.Journe ha seguito la stessa strada per una nicchia nella nicchia, vale a dire per dieci tourbillon.
Hublot a 360°
Le prime novità 2014 di Hublot sono state presentate a Ginevra nel Kempinski Hotel in concomitanza con il S.I.H.H; nello stesso albergo hanno esposto anche altri marchi del Gruppo LVMH, Zenith e Chaumet. Non sono che un “antipasto” di quello che vedremo a Basilea, ma ce n’è a sufficienza. E a fianco degli orologi, adesso c’è anche un nuovo ambasciatore di Hublot: José Mourinho.
Gucci al Festival di Sanremo
Spesso ho notato che i VIP partecipano a grandi eventi, ma non indossano orologi oppure questi sono nascosti dalle maniche o dalla posizione del braccio. Onore al merito quindi a Gucci, che al Festival di Sanremo, ha vestito di tutto punto Luciana Littizzetto, compreso bijoux e orologi. Quello che nelle fotografie ufficiali si vede a mlapena è un G-FRAME, la collezione rettangolare disponibile in diverse misure, anche con diamanti.
RS: regolatore armonioso
I gruppi orologieri riuniscono più marchi della fascia alta e coprono buona parte della produzione orologiera elvetica. Ne restano fuori, insensibili al richiamo di ricchissime sirene, grandi aziende indipendenti come Patek Philippe, Rolex, Audemars Piguet, Ulysse Nardin e pochi altri. Nell’universo delle lancette però ci sono anche molte industrie medie, o più spesso piccole, poco più che laboratori artigianali, guidate dalla creatività di uno o più fondatori.
Breva Genie 01 e 02
Deve essere stato un week-end entusiasmante quello sul lago di Como dove al pomeriggio soffia la Breva un vento amico dei velisti, diventato nel tempo il nome di alcune moto Guzzi e da pochi anni la ragione sociale di un’azienda e il marchio di un orologio. Vincent Dupontreué, che lo ha scelto, è un imprenditore, che i francesi definirebbero visionnaire.
Bulova in Duramic
Sono due le linee di prodotti che sul quadrante recano il marchio Bulova, una è equipaggiata con movimenti asiatici, l’altra, aggiunge al nome dell’impresa fondata nel 1875, quello altrettanto importante del suo orologio più famoso, l’Accutron (primo orologio con movimento a diapason) e per questi orologi impiega movimenti svizzeri.





