Caricamento immagini...

2024: M.I.H. “dons et achats”

Il patrimonio orologiero del Museo Internazionale dell’orologeria a La Chaux-de-Fonds, che in questi giorni ha festeggiato il suo 50° anniversario, continua ad ampliarsi per gli acquisti decisi dal direttivo e per i doni che arrivano da Associazioni e appassionati.

The Museum’s heritage, after its Anniversary, will be increasingly enriched with gifts and purchases in 2023, thanks also to Museum Friends Association (here we remember an important gift in 1999 for 25° Anniversary); furthermore there will be new web site, new works to improve building and also concerts with local Musical College.

Ricordando un dono importante ricevuto dal Museo nel 1999, in occasione del suo 25° Aniversario, siamo andati a rivedere l’articolo pubblicato su POLSO n°73/1999.

Allora conservatore del M.I.H. era M.me Catherine Cardinal che, ben prima delle quote rosa più o meno obbligatorie, aveva vinto nelle votazioni per le nuove cariche, dando un rinnovato impulso all’operato del Museo (dal Premio Gaia ad altre iniziative). Nella foto sopra la scultura in bronzo acquistata dall’Associazione Amici del M.I.H. e donata al Museo in ricordo di Pierre Inhof Conservatore e Direttore del Museo l’Homme et le Temps, scomparso nel 1995; sulla sua base ha la firma Dali E.A , prova d’artista, l’orologio è un Omega, realizzato appositamente con movimento elettronico a diapason

Tornando in epoca attuale sarebbe troppo lungo l’elenco dei 280 orologi e documenti compresi fra i doni ricevuti e gli acquisti decisi dal direttivo. Ci limitiamo a riportare quanto detto dal Conservatore Régis Huguenin-Dumittan che, fra una ventina di donatori e donatric, ha voluto ricordare due persone, recentemente scomparse, che sono sempre state generosamente vicine al Museo. Il designer indipendente Michel Huber (1950-2023), diplomato all’École d’art de La Chaux-de-Fonds nel settore dei gioielli, ma che ha lasciato un segno tangibile anche nell’orologeria con Square, l’orologio disegnato per Ventura; gli orologi di questo artista trasferitosi a Ginevra, sono una splendida testimonianza dell’armonia estetica saggiamente interpretata con i canoni dell’attualità. Della collezione lasciata in eredità da Eduard Streit (1939-2023) attraverso la Fondazione Maurice Favre, va invece ricordata l’eccezionale tecnica e la lavorazione artigianale delle parti che la compongono; ciascuno dei 180 orologi selezionati da Streit durante tutta la sua vita, testimonia non solo la ricerca o la particolare padronanza tecnica, ma completa la conoscenza della storia dell’orologeria svizzera ed europea dal XVIII al XX secolo.

Il Conservatore inoltre ha dichiarato che i necessari lavori per la ristrutturazione del Museo, compresa l’impermeabilizzazione del tetto, si svolgeranno nei prossimi due anni. Infine l’Association des Amis du M.I.H. sta portando avanti un programma promozionale per aumentare il numero dei soci privati, il traguardo prefissato è quello di arrivare a cinquecento adesioni.

Tra le manifestazioni collaterali indette per il 50° ci saranno, in collaborazione con il Collegio Musicale, nove concerti nella grande Sala Hans Erni; è anche stato previsto un nuovo sito web, staccato da quello del Comune di La Chaux-de-Fonds. Concludiamo così i nostri tre articoli dedicati al 50°anniversario di questo eccezionale Museo rinnovando i nostri complimenti a tutti coloro che vi lavorano.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *