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Diver X Skeleton di Ulysse Nardin

Per gli appassionati di orologi subacquei Ulysse Nardin ha recentemente presentato una versione scheletrita del suo Diver distinta da una X che per la Maison di Le Locle è come una medaglia, un premio alla sua costante ricerca che unisce innovazione e tecnica.

A new Diver (w.r. m.200) with titanium case and an automatico skeleton movement made in house; all in White is very elegant and suitabler also for marine Sports.

Nella Ref. 3723-170-1A/3A la scelta del colore bianco per la lunetta girevole unidirezionale, il cinturino in caucciù e il colore grigio argento della cassa ø 44 mm w.r. a m.200 in titanio, con fondello a vista in vetro zaffiro e titanio, conferisce all’orologio un aspetto molto particolare che sicuramente lo farà diventare una star al prossimo W&W ginevrino.

Sotto il profilo orologiero il Calibro di Manifattura UN-372, scheletrato a carica automatica, ha in silicio l’oscillatore sovradimensionato; Ulysse Nardin è stata la prima azienda orologiera ad adottare questo materiale e qui sono in silicio anche ruota di scappamento, ancora e spirale; le A/h sono 21.600, i rubini 23. Il quadrante scheletrato a forma di X lucido e satinato, ha indici grigi e lancette luminescenti Superluminova.

L’aspetto sportivo, ma anche elegante, è accentuato dalla lunetta girevole concava unidirezionale rivestita in caucciù e dal cinturino In caucciù bianco con elemento in titanio UN e fibbia déployante in titanio; è però disponibile anche un cinturino in tessuto bianco con chiusura in velcro, compatibile con il sistema di cambio rapido. Onestamente non sappiamo se i futuri proprietari lo impiegheranno per immersioni, i presupposti ci sono tutti, ma, visto anche il prezzo appena sotto a quello di un’auto di media cilindrata, ci permettiamo di dubitarne; molti anni fa un pilota campione di motonautica, perse il suo Rolex nelle acque del Po e per ore l’intera popolazione giovane e sportiva di Boretto, si tuffò nella speranza di recuperarlo senza riuscirci; oggi le tecniche sono cambiate, ma non si sa mai e forse è meglio non sfidare la fortuna.

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