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100 anni da festeggiare

Il primo orologio costruito da Seiko in Giappone nel 1913 non fu solo un evento per la Marca, lo fu per l’intera nazione e l’anniversario è stato ricordato con molte novità. A Baselworld, nel nuovo stand, l’attenzione si è focalizzata prima di tutto sull’Astron GPS Solar, presentato a fine 2012 contemporaneamente a Londra (nell’Osservatorio di Greenwich) e a Tokyo (da Wako). A prescindere dalla sua precisione (scarto di un secondo ogni centomila anni) si carica con la luce e rileva, captandolo dai satelliti, il tempo esatto in 39 zone del mondo. Il nome è quello del primo orologio al quarzo.

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Lo stile di Girard-Perregaux

girard-perregaux.

Al termine della Halle 1.0 l’angolo di destra è stato occupato da tre stand apparentati. Quello di Gucci, del quale ho già parlato, e i due dei marchi che fanno capo a Sowind, vale a dire Girard-Perregaux e JeanRichard. Ancora una volta Girard-Perregaux ha messo in risalto il Tourbillon, icona della Marca sia nei secoli passati, quando fu realizzata da Constant Girard, sia quando Gino Macaluso lo fece modificare da Tasca in modello da polso, prendendolo come simbolo per i duecento anni della Maison. Da allora nelle versioni da uno a tre ponti d’oro le versioni si sono susseguite per la gioia di chi ama la grande orologeria. Altra freccia all’arco sia sotto il profilo della precisione sia per l’interesse che ha destato negli appassionati per l’inedita concezione, lo scappamento Constant, che ho già presentato nella sezione Tecnica.

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La stella di Zenith

A Baselworld la Marca di Le Locle ha scelto di illustrare nel nuovo stand di 762 mq, su tre livelli, la sua eccezionale storia al fianco di esploratori: ieri nello scenario di lontani continenti, oggi in quello dello spazio con l’impresa di Felix Baumgartner. Una vetrina lunga 23 metri ha accolto modelli storici e nuovi, in un altro spazio, al passo con i tempi sempre più tecnologici, i 2.333 riconoscimenti ufficiali conquistati.

Lo stand Zenith a Baselworld

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Dior pour Homme

IMGP1820Giocato sul bianco e nero, i colori che Christian Dior amava, il nuovo stand Dior a Baselworld ha messo in primo piano il Dior VIII di cui si è già molto parlato. Uno dei modelli esclusivi del Gran Bal, la collezione che fa pensare subito allo sfarzo degli abiti da sera che Dior disegnava e realizzava, negli anni Sessanta, per feste di cui ancora oggi resta il ricordo.

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RW “boite à musique”

Raymond Weil a Baselworld jpg

La passione per la musica di Raymond Weil non si smentisce nemmeno a Baselworld. Nel nuovo stand di tre piani la parete in legno dell’ingresso è decorata con una chiave di violino. La linea curva della superficie, viste le dimensioni, fa pensare a un contrabbasso, invece è un violoncello alto 9 metri che ha visto impiegare 59 elementi e 2.000 ore di lavoro. Anche nelle collezioni dei segnatempo continua la scelta di nomi legati alle opere o a temi musicali: i più recenti sono Jasmine per la Turandot di Puccini e Tango. Nella collezione Music Maestro, dedicata a chi dirige un’orchestra, quest’anno la cassa è in oro rosa e lo stesso accade per il Nabucco, due delle novità 2013.

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Rombo di motori per Hublot

Nello stand Hublot diverse novità interessanti (e non solo di orologi). Attenzione del pubblico focalizzata sulla Watch Capsule a forma di pneumatico. Una stanza delle meraviglie? Quasi: una sala di proiezione con una comoda poltrona e uno schermo sul quale vedere in 3D il motore del segnatempo Hublot per Ferrari; accompagnato dal rombo di un’auto in gara. Guardando il filmato si poteva immaginare il motore di una Rossa e non di un orologio, scomposto e ricomposto.

Hublot a Basilea

Baselworld: lo stand Hublot e la Watch Capsule;
in alto Antikitera e in basso il Masterpiece 05 La Ferrari

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Roger Dubuis Manifattura

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L’imponente Manifattura Roger Dubuis.

Se dopo esempi storici di Manifatture (Rolex e Patek Philippe) scrivo di Roger Dubuis c’è un motivo legato all’attualità. Infatti adesso la Marca viene distribuita in Italia direttamente dal Gruppo Richemont di cui fa parte. La notizia è stata data dal CEO, Jean-Marc Pontrué, il 7 maggio a Milano nel corso di una conferenza stampa, che ha presentato le strategie tese a rilanciare il marchio soprattutto in alcune nazioni; in altre è saldamente attestato anche con più boutique monomarca. Bilancio a parte – nel Gruppo le cifre delle singole Marche sono sempre Top Secret – sono importanti quelle riferite alla parte operativa. Due edifici occupano 10.000 mq; 260 sono gli addetti di cui 160 orologiai; produzione circa 5.000 orologi all’anno, 31 Calibri esclusivi.

 

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Ancora Eberhard & Co.

Il mitico Chrono 4 è stato fra i primi a essere pubblicato nell’ottica dei colori che, a Baselworld,  hanno distinto molti orologi, ma le altre novità e il nuovo stand di Eberhard & Co. nella Halle 1.1 mi hanno fatto tornare in argomento. Nello stand quasi tutto lo spazio dell’ingresso è dedicato all’Alfa Romeo guidata da Tazio Nuvolari e alla Coppa Vanderbilt da lui conquistata negli USA nel 1936; si passa poi a un salotto con accoglienti divani mentre gli uffici sono al primo piano.

Eberhard  lo stand jpg

Il crono TN Vanderbilt Cup “Naked”e l’Alfa Romeo 12 cilindri che Nuvolari portò alla vittoria in America: nel particolare del cruscotto la decorazione a rosette ripresa sugli orologi

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Ancora Patek Philippe

IMGP1815Torno a scrivere di Patek Philippe perché, anche se il nuovo stand sarà realizzato nel 2014 per i 175 anni, non vorrei che, chi non ha mai visto Baselworld, pensasse che la Marca ginevrina avesse, nella Halle 1.o, uno spazio modesto. All’esterno della struttura a tre livelli, molto profonda, una specie di passeggiata a spirale fa ammirare dalle vetrine novità e pezzi storici. Sullo sfondo dello stand una gigantografia è dedicata a uno dei best seller della Marca. Quest’anno a parte il Gondolo 8 giorni, che ruota nella Home di soloPolso, e che è stato realizzato con quadrante blu  o argenté, equipaggiato con un movimento day-date,  l’accento è stato volutamente posto sull’estetica dei modelli.

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Ancora Rolex

Il nuovo megastand di Rolex

Il nuovo megastand di Rolex

Il 25 aprile ho pubblicato la foto del Daytona in platino (bracciale compreso) e solo accennato al GMT Master II con lunetta in Cerachrom, dove non si vede lo stacco dei colori. Quindi mi sembra giusto pubblicarne la foto e, soprattutto parlare anche delle altre novità a partire dal nuovo stand progettato in house. Con un leit-motiv a onde del mare, anche nel verde della Maison, lo stand copre una superficie di 1.230 mq, misura infatti m. 41x30x9; i tre piani hanno consentito non solo nuovi uffici, ma ampie zone di accoglienza, il bar e persino un ristorante per 40 coperti.  Ma torniamo alle novità. L’Oyster Perpetual Day-Date (ø mm 36) in oro giallo, bianco o Everose, per la prima volta ha il cinturino in pelle. Nuovi anche i colori dei suoi quadranti: cioccolato, ciliegia, verde e blu.

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