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“L’orologeria italiana e i suoi segreti”

Questo tema è stato trattato a Firenze nell’Hotel L’Orologio nel Giugno 2022, durante una Tavola Rotonda voluta da Marco Mantovani Ceo di Locman, a Tortona in Ottobre su un tema allargato durante W.O.I. e durante un Talk in streaming su You Tube a Vicenza il 20 Gennaio 2023. In tutti gli incontri gli esperti invitati hanno affascinato i presenti con i loro ricordi e le esperienze passate.

This Topic was the theme of a Round Table in Florence in June 2022, a Forum during W.O.I. in Tortona on October and a Talk in Vicenza on last January 20th.

A Firenze, tra i presenti, Carlo Boggio Ferraris di Oisa 1937, che insieme a Mantovani intende far rinascere l’interesse intorno al ruolo dell’orologeria italiana producendo calibri desinati a orologi di vertice. Tra gli altri ricordiamo anche Luca Soprana, Carlo Berizzi, Auro Montanari, Sandro Fratini, Sante Castignani, Piero Superchi, Carlo Fontana e Ugo Pancani, professore della Scuola di orologeria locale e da qualche anno ambasciatore della FHH, Fondation Haute Horlogerie ginevrina. Emblematica la fotografia a lato; da sinistra Auro Montanari, Marco Mantovani, Sandro Fratini e Ugo Pancani.

Durante la terza edizione di W.O.I. rassegna ideata e curata da Fabrizio Dellachà, che è stato anche moderatore del Forum sull’orologeria, il tema scelto era “L’Orologeria, ieri, oggi domani” allargando così il panorama al futuro del comparto orologiero. Ne hanno parlato diversi esperti di orologi fra i quali Stefano Carazzali direttore de La Clessidra dal 1945 rivista del “trade” dalla metà del secolo scorso.

A Vicenza Pancani ha raccontato la presenza italiana nel mondo degli orologi. È partito da Dante e Galileo, ha citato i fratelli Campani: uno era l’orologiaio del Papa, costruttori dei Notturni nei quali una candela accesa sul retro faceva vedere l’ora anche al buio (evidentemente a quell’epoca non esistevano norme per la sicurezza). Del secolo scorso ha ricordato i distributori in Italia dei grandi Marchi svizzeri ai quali le aziende italiane fornivano movimenti meccanici, adatti, per il loro costo, a grandi produzioni e soprattutto bracciali e casse. Risolvendo, per le casse, problemi legati alla trasformazione dei disegni degli stilisti in un prodotto o addirittura rifiutando, con il buongusto italiano, ordini per realizzare in acciaio e oro le casse della riedizione di orologi militari Type XX. Ospiti del Talk organizzato da Italian Exhibition Group, Carlo Fontana la cui famiglia, a Sesto Calende dal secolo scorso, è un punto fermo nella produzione di casse e bracciali; Sandro Fratini imprenditore (alla famiglia apparteneva il Marchio Rifle e appartengono adesso diversi alberghi in Toscana) ma anche famoso collezionista di orologi e Marco Mantovani Ceo di Locman; moderatrice dell’incontro Dody Giussani de L’Orologio; nella sala c’era anche Carlo Boggio Ferraris di Oisa 1937. Il Talk, durato più di un’ora, si è concluso con Mantovani e Fratini che, sollecitati su azioni future per supportare l’orologeria italiana, non si sono sbilanciati, lasciando però intendere che qualcosa bolle in pentola.

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