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La Clé di Cartier in acciaio e oro apre molte porte

Presentato nel gennaio scorso al S.I.H.H. ginevrino l’orologio La Clé era un automatico d’oro in tre dimensioni. Inedita e gradevole la forma della cassa; il nome un omaggio alla corona di carica, nuova per disegno e impiego a ricordo della chiave per gli antichi Tasca. Facile però prevedere che a quei modelli ne sarebbero seguiti altri e sono bastati pochi mesi per trasformare una prima proposta da Cenerentola nella Regina del ballo.

La Clé, born in January with only gold self-winding watch, arrived to Hong Kong with well known movements Mysterieux et Tourbillon, but also with men watches two tone, steel and gold. For wealthy collectors five special set with 3 wonderful Rotonde de Cartier and finally unique pieces high-jewellery.

A Watches & Wonders infatti La Clé è arrivata sia in versione maschile in acciaio e oro sia con movimenti d’alta orologeria: l’Ora misteriosa e il Tourbillon volant. Il fascino di un quadrante che mostra le lancette ruotare nel vetro zaffiro apparentemente slegate dai ruotismi risale al secolo scorso. Nel 1925, apparvero le prime pendulettes misteriose della Marca francese, ideate da Louis Cartier e Maurice Coüet, valente orologiaio che già le aveva prodotte nel 1912. In tempi recenti questo fascino è stato applicato anche agli orologi da polso e nella fabbrica a La Chaux-de-Fonds sono nati  capolavori realizzati dal team guidato da una lady, l’ingegner Carole Forestier.

La Clé Alta Orologeria a Hong Kong

La Clé Alta Orologeria a Hong Kong Ore misteriose e un Tourbillon impreziosito da 478 diamanti

Il Calibro MC9981 MC nella cassa in platino del Rotonde de Cartier era stato una delle stelle a Ginevra, ma per la rassegna di Hong Kong è stato inserito in una cassa ø 42 mm in palladio, dal quadrante “ajouré”  con più ampia  visione dei ruotismi e gli indici che risaltano con lo smalto blu. Il Tourbillon volant Calibro 9452 è stato inserito nella nuova cassa ø 35 mm in palladio impreziosita da 478 diamanti. Ma tornando al modello più abbordabile (per quanto nobilitato dall’oro per la chiave e per le maglie del bracciale) se tanto mi da tanto, al XXVI SIHH del prossimo gennaio possiamo aspettarci ulteriori ampliamenti de La Clé, magari un cronografo.

ROTONDE DE CARTIER

Se la nuova collezione per ovvii motivi ha polarizzato l’attenzione, anche la Rotonde de Cartier non è stata da meno, ma per un’altra ragione. L’Alta Orologeria, con movimenti la cui eccezionale tecnica è nota da qualche anno, si è sposata con i mestieri d’arte e un trittico, realizzato in soli 5 esemplari, ha lasciato senza fiato appassionati e ricchi collezionisti. In un cofanetto sono stati riuniti il Rotonde de Cartier Double Tourbillon Mystérieux Cal.9454 MC cassa in platino ø 45 mm, il Ripetizione Minuti Tourbillon volant Cal. 9402 MC cassa in titanio ø 45 mm e l’Astrocalendrier Tourbillon Cal 9459 MC, cassa in platino ø 45 mm. Tutti con quadrante in oro bianco lavorato a guillochage e con smalto grand feu blu a onde.

Il prezioso Trittico e una zoomata sul doppio tourbillon

Il Trittico: Ripetizone minuti tourbillon; Calendrier; Doppio tourbillon misterioso con zumata sul tourbillon

Infine altri tre pezzi unici hanno mostrato l’aspetto di Cartier nella sfera più alta degli orologi gioiello, un’arte che si tramanda da tempo e per la quale nel 2015, vicino alla Manifattura dell’Alta Orologeria è stata aperta anche una Maison de Métiers d’Art dove rivivono le antiche tradizioni artigianali.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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