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Orgoglio di Baltimora

UN Pride of BaltimoreLa storia dell’indipendenza americana rivive sul quadrante di un classico automatico Ulysse Nardin equipaggiato con il Calibro UN815 certificato cronometro.

Martedì 28 maggio ho pubblicato nella Tecnica i procedimenti necessari per dipingere con gli smalti. Fra le illustrazioni, una l’ho dedicata alla Marca di Le Locle con alcuni passaggi sul quadrante per arrivare al dipinto completo di un antico veliero.

 

Oggi ricevo le fotografie di una delle novità di Baselworld 2013, realizzata in oro bianco o rosa (30 esemplari, cassa ø mm 40) e la pubblico in Mondovision, perché l’arte degli smalti conta ovunque estimatori. Sotto il profilo tecnico poco da dire, se non rilevare ancora una volta la maestrìa degli artigiani-artisti della Donzé Cadrans nei cloisonnées. Qui hanno impiegato mezzo metro di filo d’oro e numerosi colori durante 50 ore di lavoro e 26 passaggi di cottura.

IL pride of Baltimore in oro rosa

Il Pride of Baltimore in oro rosa

Interessante, sotto il profilo storico, la ricerca di Ulysse Nardin in omaggio ai grandi velieri, perché questi quadranti abbiano anche un risvolto culturale.

Nei primi anni del XIX sec. il presidente James Madison autorizzò i proprietari delle imbarcazioni private ad agire militarmente contro le navi inglesi. Un tentativo, che fu coronato da successo, per ampliare la modesta flotta americana contro la Marina più importante al mondo. Era la lotta di Davide contro Golia, ma i piccoli e veloci Clipper, armati con tre alberi, vele quadre, fiocchi e controfiocchi, affondarono 1700 navi inglesi e, forzando il blocco contro le coste, portarono le armi necessarie all’indipendenza.

Rientrando a Baltimora, dopo aver catturato la St.Lawrence HSM, il capitano Thomas Boyle venne promosso Chasseur e il suo equipaggio fu chiamato Orgoglio di Baltimora.

 

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