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Bovet by Pininfarina

@ Elias AmariOrmai da quattro anni gli appassionati di auto e orologi sanno che, per una partnership esclusiva che legasse automobili e orologi, Pininfarina ha scelto Bovet e i suoi orologi complicati.

La collaborazione è iniziata nel 2010, ma già due anni prima Paolo Pininfarina si era accordato con Pascal Raffy, trovando nel patron di Bovet chi avesse perfettamente compreso il suo desiderio, che alle eleganti vetture italiane si affiancassero orologi altrettanto eleganti.

 

Il nome degli orologi realizzati è strettamente legato alla fabbrica torinese, il cui laboratorio di design collabora con la Maison elvetica.

Nel 2010 il Tourbillon Ottanta ha ricordato l’ottantesimo anniversario di Pininfarina. Nel 2011 è nato il cronografo Cambiano, lo stesso nome è stato scelto l’anno seguente anche per la “concept car”, prima vettura elettrica Pininfarina esposta al Salone di Ginevra in esemplare unico. Per chi non lo sapesse ricordiamo che a Cambiano, comune piemontese, ci sono gli uffici e la produzione Pininfarina.

Cambiano cronografo                da polso, ma anche           da tasca

Cambiano, cronografo da polso, ma anche da tasca

Cambiano, prima vettura elettrica di Pininfarina

Cambiano, la prima vettura elettrica di Pininfarina

Pascal Raffy, che ha riportato Bovet agli antichi splendori, non segue la tradizione orologiera dei grandi marchi svizzeri. Nel XX secolo spesso si ideava un movimento passando poi al suo “habillage”, vestendolo  cioè con cassa, quadrante e quant’altro. Bovet invece parte dalla nuova creazione, che poi viene completata con le funzioni legate alla tecnica e soprattutto è fedele non solo alla cassa rotonda, ma anche alla sua molteplicità d’uso.

Da polso, da tasca, da tavolo e anche strumenti di bordo

Questi Bovet, grazie al sistema convertibile AMADEO®, sono orologi da polso, da tasca, da tavolo e, per la Cambiano, anche cronografi di bordo in edizione limitata; hanno la cassa in acciaio, sono inseriti nella plancia in legno e il pilota può facilmente estrarli per indossarli al polso. Il legno, impiegato anche per il pavimento dell’auto, ha una sua storia: arriva infatti dai piloni veneziani, le cosiddette briccole.

Nel gennaio 2012 arriva un altro tourbillon chiamato OttantaDue e nel 2013 il nuovo esemplare che la Marca svizzera dedica all’eleganza delle auto italiane è il Tourbillon OttantaTre (nella foto sotto) realizzato in 83 esemplari.

OTTANTA TRE.a

Il movimento dell’OttantaTre, realizzato da Dimier 1738, la Manifattura d’alta orologeria artigianale di movimenti, integrata nella Bovet, è un carica manuale con autonomia di 5 gg, ore a saltarello, minuti a retrograde, riserva di carica; il sistema delle lancette capovolto indica l’ora analogica sul secondo quadrante di tipo tradizionale. La scheletratura mette in risalto la maestrìa degli orologiai, che si ispirano alle morbide linee delle auto disegnate da Pininfarina.

La ora digitale sul quadrante principale è trattata Super-Luminova. Ore e minuti iniziano il loro ciclo istantaneamente. La gabbia del tourbillon pesa 0,49 g e indica i secondi con una lancetta. Il Calibro 16BM3AI-HSMR è composto da 421 elementi, le A/h sono 21.600.

La cassa, ø mm 44 è in oro rosso o bianco. La corona è a ore 12, come lo era nei famosi Tasca Bovet del XIX e XX secolo.

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