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Tag: Roger Dubuis

Roger Dubuis e il Punzone di Ginevra

roger dubAl mío “bagaglio” di conoscenze dirette mancava un tassello importante. Non ero mai stata da Roger Dubuis, anche se la conoscevo bene nei vari aspetti tecnici.

L’occasione per colmare la lacuna si è presentata il 3 ottobre e ad accogliere il gruppetto degli italiani “specializzati”, in segno di benvenuto, c’era, come si vede dalla foto a lato, il tricolore. Alla reception l’aquila, simbolo di Ginevra e della Marca, sembrava planare sul bancone.

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28.9 Only Watch: Roger Dubuis

ROGERDUBUIS La Monégasque Collection - MG44 520 - OnlyWatch 201Non potevano esserci dubbi su quale sarebbe stato quest’anno l’esemplare unico scelto da Roger Dubuis per Only Watch, l’asta benefica a favore della ricerca medica sulla distrofia muscolare. E mi spiego, nel 2012 era stata presentata al SIHH di Ginevra la collezione La Monegasque con esemplari ispirati al celebre Casinò del Principato. Ovvio che proprio fra loro ci fosse quello da realizzare in esemplare unico per l’appuntamento di settembre.

 

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Roger Dubuis Manifattura

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L’imponente Manifattura Roger Dubuis.

Se dopo esempi storici di Manifatture (Rolex e Patek Philippe) scrivo di Roger Dubuis c’è un motivo legato all’attualità. Infatti adesso la Marca viene distribuita in Italia direttamente dal Gruppo Richemont di cui fa parte. La notizia è stata data dal CEO, Jean-Marc Pontrué, il 7 maggio a Milano nel corso di una conferenza stampa, che ha presentato le strategie tese a rilanciare il marchio soprattutto in alcune nazioni; in altre è saldamente attestato anche con più boutique monomarca. Bilancio a parte – nel Gruppo le cifre delle singole Marche sono sempre Top Secret – sono importanti quelle riferite alla parte operativa. Due edifici occupano 10.000 mq; 260 sono gli addetti di cui 160 orologiai; produzione circa 5.000 orologi all’anno, 31 Calibri esclusivi.

 

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S.I.H.H. il primo appuntamento

Il mare visto da Baume&Mercier

Il mare visto da Baume&Mercier

È passato già un po’ di tempo da gennaio, il primo appuntamento  orologiero dell’anno, ma ho voluto comunque parlarne in rete per presentare i modelli che, secondo me, sono al top di ogni Marca. Il S.I.H.H. non è una fiera ma una via del centro nelle capitali dello shopping, un’isola pedonale attrezzata con divani, bar-ristorante e catering a disposizione dei visitatori. I brand dispongono di una serie di vetrine affacciate sotto portici, di reception con belle ragazze e di uffici interni per ricevere i concessionari.

Si cammina tra gli addetti ai lavori – l’ingresso è rigorosamente a inviti – in un’atmosfera ovattata, a volte troppo calda. Assenti giustificati quest’anno Girard-Perregaux e JeanRichard che vedremo a Baselworld perché ormai fanno parte del Gruppo PPR; presente al completo il Gruppo Richemont e fra gli indipendenti Greubel Forsay, Richard Mille, Audemars Piguet e Parmigiani. Circa 1200 i giornalisti accreditati, ridotto a prima vista il numero deI rappresentanti della stampa cinese, però a Hong Kong per Watch&Clock di settembre e per l’appuntamento dedicato ai grandi brand sembra si siano già accreditati centinaia e centinaia di giornalisti asiatici.

L’aquila da Roger Dubuis

Andamento piuttosto tranquillo, come d’attesa, se visto nell’ottica della distribuzione, con exploit invece sotto il profilo delle novità.
Dal Tourbillon Misterioso di Cartier agli iconici Reverso e Royal Oak, al Grand Complication di A.Lange&Sohene. Prezzi leggermente più contenuti per collezioni di largo impatto, stratosferici per i supercomplicati o per quelli che rivestono un aspetto di unicità artistica e, che a detta dei costruttori, hanno già trovato gli acquirenti.Tra le curiosità: da Greubel Forsay si può vedere grazie all’ingrandimento previsto, la microscultura di Willard Wigan nel Tourbillon Art Piece 1 Doppio Tourbillon 30°, ancora in fase di realizzazione; da Roger Dubuis i cavalieri della Tavola Rotonda spiccano sul quadrante di un Excalibur. In questo stand una gigantesca aquila dorata simbolo di Ginevra e, con i loro allenatori, anche un’aquila imperiale e quella americana; c’era di che rimanere perplessi in tutti i casi. Infine lo stand di Baume&Mercier, nella prima foto, non siamo negli States, il mare è solo un fondale, ma è la giusta cornice della bella collezione Clifton.

ROGER DUBUIS: al top

Excalibur e i Cavalieri della Tavola Rotonda

Excalibur e i Cavalieri della Tavola Rotonda

Con una grande vocazione per lo scappamento a tourbillon e per i movimenti con il Punzone di Ginevra, Roger Dubuis ha puntato anche sulla collezione Excalibur, nata nel 2005, presentandone versioni particolari.

Nel Quatuor, cassa ø 48 mm in silicio o in oro rosa e Calibro RD101 a carica manuale, si vedono dal quadrante i quattro gruppi bilanciere-spirale, realizzati in house, che non oscillano contemporaneamente, ma lavorano a coppie; nuovo anche il sistema della riserva di carica. Nel movimento cinque differenziali, tre per gli organi regolatori ognuno dei quali batte a 4 alternanze al secondo per garantire istantaneamente quella precisione che nello scappamento a tourbillon si ottiene con la gabbia che ruota in un minuto; uno è per la riserva di marcia e uno per i due bariletti in parallelo e l’albero di carica. Gregory Bruttin, direttore del Reparto Movimenti e il suo team vi si sono dedicati per sette anni.

Discorso non tecnico, ma intrigante, per la Tavola Rotonda. Roger Dubuis ha inciso il giuramento dei cavaleri sul fondello di un automatico in oro rosa ø 45 mm prodotto in 88 esemplari; sul quadrante in smalto le 12 minisculture in 3D in oro rosa alte 7 mm. Sempre Excalibur il Doppio Tourbillon Squelette 45, un cronografo e un tourbillon con cassa ø 42 mm e un solo tempo in cassa ø 36 mm anche in acciaio e diamanti.