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Roger Dubuis e il Punzone di Ginevra

roger dubAl mío “bagaglio” di conoscenze dirette mancava un tassello importante. Non ero mai stata da Roger Dubuis, anche se la conoscevo bene nei vari aspetti tecnici.

L’occasione per colmare la lacuna si è presentata il 3 ottobre e ad accogliere il gruppetto degli italiani “specializzati”, in segno di benvenuto, c’era, come si vede dalla foto a lato, il tricolore. Alla reception l’aquila, simbolo di Ginevra e della Marca, sembrava planare sul bancone.

 

La Manifattura, tre immagini del Punzone di Ginevra

La Manifattura e tre immagini del Punzone di Ginevra che viene concesso dopo severi controlli

Nei reparti della Manifattura, voluta dai fondatori Carlos Dias e Roger Dubuis, è imponente la dotazione di macchinari, un “plus valorem” che poi l’ha spinta nell’universo Richemont. Da sempre la qualità è stata alla base di ogni passo di questa impresa coraggiosa e, come dicono i francesi “visionnaire”. Il Punzone di Ginevra, sin dagli inizi, ha distinto tutti i suoi Calibri. Tema della visita: assistere a un controllo degli ispettori del Punzone di Ginevra, dal 2012 affidato a TIMELAB.

Il Punzone di Ginevra

Gli appassionati sanno che fino al 2011 questo elemento di garanzia fondato nel XIX secolo, controllava solo il movimento, troppo poco per chi si è addentrato nel mondo dell’alta orologeria. Dal 2012 infatti il Capitolato prende in esame l’intero orologio con norme precise e merita, fra breve, un secondo dettagliato articolo. Le marche che hanno ottenuto il Punzone di Ginevra sono Cartier, Chopard, Vacheron Constantin e Roger Dubuis, l’unica ad averlo su tutta la sua produzione; c’è poi PatekPhilippe per gli orologi realizzati prima che questa Maison li garantisse con il sigillo interno PP. Altre aziende premono per essere ammesse, ma il criterio selettivo vuole come prima regola che non si tratti di un modello per così dire “una tantum” ma una serie che si prolunghi nel tempo.

Una delle domande che un giornalista curioso si pone, senza dubbio è questa: ma chi controlla i controllori? Ebbene la Fondazione TIMELAB  Laboratoire d’horlogerie et du michrotecnique de Genève, départment du Poinçon de Genève, ha un suo organigramma nel quale intervengono anche le istituzioni, gli ispettori sono pubblici ufficiali e quindi soggetti alle leggi della Confederazione Helvetica; effettuano i controlli del kit completo una o due volte al mese e firmano una serie di documenti. Se qualcosa non corrisponde al dovuto (anche se da Roger Dubuis ciò è veramente rarissimo) l’esaminando viene rimandato a settembre….cioé a un ulteriore verifica.

momenti della lavorazione che porta al Punzone di Ginevra

Momenti della lavorazione (perlage, assemblage, etancheité) per ottenere il Punzone di Ginevra

A monte di questo, che è in pratica uno degli ultimi passi della produzione, stanno decine e decine di interventi che partono dal reparto ricerca e sviluppo e coinvolgono macchinari sofisticati e altrettanto costosi; non è raro che sfiorino un milione di Euro.

Le macchine a controllo numerico consentono una produzione industriale che qui, anche per il contenuto numero di pezzi prodotti annualmente, presenta caratteristiche identiche a quella artigianale. Molte di queste attrezzature svolgono la funzione di decine utensili diversi (arrivano a 84), ma al termine i controlli dei componenti prodotti sono affidati agli orologiai. Più di quaranta in un ampio locale e poi anche in spazi insonorizzati perché a un orecchio sensibile il movimento assemblato lancia speciali segnali acustici. Se si riscontrano anomalie si torna da capo.

Da Roger Dubuis su un totale di 250 addetti gli orologiai sono 160 e, a completare una realtà legata all’alta orologeria, i Calibri esclusivi sono 31 e 4 le grandi complicazioni.

retro e mob

Excalibur, collezione icona della Manifattura: il retro del 45-580 e del Calibro RD 580

A differenza di altre aziende è anche da rilevare che qui la scheletratura viene impostata sin dall’inizio e non eseguita manualmente sui componenti finiti. Come nelll’Excalibur Doppio Tourbillon Squelette, che nello scorso gennaio al SIHH era stato “sopraffatto” dal nuovissimo Quatuor, ma che è un esemplare rappresentativo del savoir faire di Roger Dubuis; per realIzzarlo occorrono 1200 ore di lavoro e di queste 360 sono dedicate alle lavorazioni imposte dal Punzone di Ginevra.

excalib e squelette doppio

Excalibur 45 Doppio Tourbillon in oro rosa e lo Squelette, solo 188 esemplari con lunetta in ceramica nera

A conclusione pubblico altre due foto della Manifattura, nella prima, molto suggestiva, sembra quasi una cattedrale nel deserto, mentre adesso è circondata da una serie di edifici o scavi pronti per accoglierli (come quello adiacente per VanCleef&Arpels e per il centro di formazione voluto dal Gruppo Richemont); l’altra mostra l’edificio in atmosfera agreste; a questo proposito: nella prima foto delle bandiere si intravvede, su uno scampolo di prato, la moderna scultura di una mucca, non lilla come quella della Milka, ma rossa, un colore patriottico, in sintonia con Roger Dubuis.

RD OK

La Manifattura Roger Dubuis a Meyrin, poco distante da Ginevra

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