In anni recenti la Maison orologiera ha ricevuto da un cliente-collezionista un ordine particolare: un orologio che sul quadrante mostrasse 16 automi e relative animazioni. L’ordine-sfida è stato accettato e il pezzo unico, una prima assoluta, è stato svelato nel Novembre 2025; quadrante inopale e nella cassa in zaffiro Swiss Made il movimento al silicio con tourbillon.
A special order was accepted recently by Jaquet Droz, here the exceptional watch with 16 Automat on dial, sapphire case and movement with tourbillon escapement.
Vedendo la fotografia della novità ci siamo chiesti il perché della cifra 16. Domanda senza risposta, ma fra le varie supposizioni abbiamo pensato anche a quella delle 16 complicazioni realizzate per il 250° anniversario della Maison Vacheron Constantin; lungi da noi fare paragoni; magari si tratta di una “licenza poetica”, quindi torniamo al presente e alla fotografia..
Secondo quanto si è intuito (la scheda dei dettagli tecnici non si apre) queste le funzioni degli automi: l’occhio ruota e torna al suo posto; la mascella si apre e si chiude; la lingua esce e torna indietro; la cresta si alza e si abbassa; gli artigli afferrano la perla; facendo il conto arriveremmo a dieci funzioni e quindi a 5 automi, quello che manca dovrebbe essere visto sulla schiena del dragone con gli automi che si aprono e si chiudono e se la matematica non è un’opinione, per arrivare a 16 dovrebbero essere 11.
Di seguito quanto letto nel comunicato ufficiale: la schiena del drago ondeggia (e in un video che abbiamo avutola fortuna di vedere per pochi istanti, la porzione della “gobba” è abbastanza estesa però non tanto da farci arrivare ai 16…), l’occhio e la mascella si aprono e si chiudono, la lingua si muove, la cresta si solleva e ricade, le zampe afferrano una perla che gira su se stessa (non si tratta di una perla qualsiasi ma di una Akoya, coltivata esclusivamente in Giappone secondo tecniche tradizionali che le conferiscono una brillantezza diversa da qualsiasi altra perla ed è la prima volta che Jaquet Droz inserisce nei suoi orologi una perla Akoya). Chi conosce però la tradizione cinese sa che la perla fra gli artigli del dragone è una perla fatata che, una volta afferrata, fa crescere il potere del dragone.
Altra particolarità per il quadrante con l’opale che, secondo le indicazioni del committente, doveva essere di un blu intenso, la richiesta è stata fedelmente eseguita e su questo colore spicca il quadrante delle ore in onice nero con lancette in oro bianco.
La cassa di questo capolavoro è in cristallo di zaffiro totalmente trasparente, la lunetta è in zaffiro e ceramica; sul retro della cassa ci sono alcune incisioni. La cultura del calendario lunisolare cinese si sposa, nell’ispirazione di questo orologio, al fantastico mondo del Signore degli anelli, così la firma di John Howe autore del libro è sulla massa oscillante; la firma originale di Pierre Jaquet Droz e la scritta “Pièce Unique” sono realizzate al laser direttamente sulla carrure in zaffiro, anche questa scelta è una prima assoluta per la moderna Jaquet Droz; non manca poi nemmeno la firma del Maestro orologiaio. Sotto il profilo prettamente orologiero l’attuale movimento al silicio grazie alla tecnologia della miniaturizzazione, conta 611 componenti tra i quali lo scappamento a tourbillon. Infine il cinturino in nylon azzurro ha la fibbia déployante in ceramica al plasma.
Si tratta di un orologio da polso Lady, grazie alla moderna tecnologia siamo riusciti anche a correggere alcuni punti dopo aver pubblicato la prima succinta descrizione ripresa dal comunicato stampa ufficiale, quindi non ci resta che provare un po’ di invidia per la fortunata che lo riceverà.




