Nel 2025 gli orologi sassoni compiono 180 anni. La loro storia nasce dalla crisi delle miniere Sassoni che nel 1826 diede origini ad una riconversione, nacquero infatti imprese specializzate in pendole e orologi da tasca; questi nel secolo seguente furono modificati per uso militare dando vita agli orologi da polso che dopo inizi difficili si affermarono per la loro comodità. Un’altra crisi arrivò con la I Guerra Mondiale con la riduzione dell’export e nel 1926 grandi imprese locali come la Cooperativa Deutsche Präzisions-Uhren-Fabrik Glashütte (Fabbrica tedesca di orologi di precisione di Glashütte) fallirono.
An interesting history beginning in 1826, today for 180 years of high wartchmaking we are writing about Glashütte Original.

Nel 1929, la grande depressione arrivò anche in Germania dove due anni prima erano nate UROFA (Uhren-Rohwerkefabrik AG) e UFAG (Uhrenfabrik AG Glashütte), ma anche questa volta si continuò a lavorare concentrando gli sforzi sulla produzione di orologi da polso e trovando nel direttore dr.Ernst Kurz un’ancora di salvezza. Non ancora quarantenne Kurz si dedicò alla ristrutturazione delle strutture orologiere e anche della formazione; istituì una scuola affiancandole un dormitorio per 20 e poi 40 giovani, impose agli apprendisti di scegliere uno strumento e l’orchestra ebbe molti successi.
Nella nuova produzione il Calibro 58 progettato miniaturizzando un collaudato movimento da Tasca con un bariletto di carica di grandi dimensioni e un bilanciere altrettanto grande, consentì insieme ad altre innovazioni di avere un Calibro di 20 x 28 mm con spessore di soli 4 mm. Negli anni ’30 arrivarono gli orologi da pilota e nel 1939 fu chiesto a UROFA di sviluppare un cronografo che resistesse a una pressione di 15 bar per almeno 90 minuti, doveva essere flyback, avere una protezione antiurto e una precisione di marcia tra -3/+12 secondi al giorno a temperature comprese tra -10 e +40 gradi. La risposta fu la nascita del Calibro 59 del “Flieger Chronograph”.
All’epoca molte aziende di Glashütte acquistavano i movimenti da UROFA ((Uhren-Rohwerkefabrik AG; persino la Lange & Söhne, perché il suo Calibro 48 per orologi da tasca (e poi da osservazione) essendo di grandi dimensioni poteva essere utilizzato per orologi da polso che i piloti indossavano sopra i giubbotti foderati di pelliccia. Un’altra curiosità: alcuni movimenti di UROFA avevano componenti d’altissima qualità, Kurz pensò di offrirli con un nome speciale, nella ricerca furono coinvolti tutti i dipendenti e il risultato scelto fu Tutima (aggettivo comparativo Tutiur dal latino Tutus).
L’8 Maggio 1945 l’aviazione sovietica bombardò Glashütte e ciò che ancora rimaneva delle industrie orologiere fu devastato. Con l’avvento della DDR (la Germania occupata dai sovietici) le aziende di orologi divennero proprietà dello Stato, anche UROFA, UFAG e Lange & Söhne e nel 1951 fu creata un’unica entità societaria pubblica, la VEB Glashütter Uhrenbetriebe, che unì tutte la produzione in un solo sito. Quando le due Germanie (DDR la zona sotto il dominio sovietico e la Repubblica Federale quella sotto il dominio americano) si riunirono l’azienda fu privatizzata e assunse nel registro delle imprese il nome di Glashütter Uhrenbetrieb GmbH (GUB); per Lange & Söhne si innesta qui il Gruppo Mannesmann VDO e la lungimiranza di Günter Blümlein, CEO dei Marchi IWC e Jaeger-LeCoultre, allora di proprietà Mannesmann, che fece rinascere nel Castello residenziale di Dresda (ottobre 1994) la A.Lange & Söhne. Orologi da POLSO (e poi soloPolso) ne hanno scritto a lungo, avendo vissuto quell’esperienza direttamente.
Lo stesso dicasi per Glashütte, azienda di proprietà statale, acquistata nel 1994 da un imprenditore tedesco Karl Heinz Pfeifer che la fece rinascere come Glashütte Original. La produzione di orologi pregiati, fra i quali dei Tourbillon, fu presentata negli anni ’90 al mercato italiano alla Fiera di Vicenza con una mostra di numerosi orologi. Dal 2000 il Marchio Glashütte Original fa parte di Swatch Group e negli ultimi anni sono stati inaugurati nuovi stabilimenti; nel 2024 (Ottobre) sono arrivati 200 esemplari del PanoLunarInverse, nella foto, con cassa in platino ø 42 mm, in cui il Calibro di Manifattura 91-04 a carica automatica indica, per la prima volta le fasi lunari.