Caricamento immagini...

2024: Roger Dubuis 20 years of tourbillon

Nel 1985 il Maestro orologiaio Roger Dubuis, che aveva diretto per 14 anni la divisione dei complicati di Patek Philippe, decise di fondare una sua impresa con Carlos Diaz. Dopo una prima parte la Roger Dubuis, nel 2008, fu acquistata totalmente dal Gruppo Richemont. Notizie già scritte più volte, ma che riteniamo utili per chi si è avvicinato al mondo delle lancette solo negli ultimi anni e, magari, non conosce bene la storia legata ai Marchi, limitandosi a guardare l’estetica delle novità o le innovazioni della tecnica.

Two of novelties by Roger Dubuis at WandW 2024, remembering also some moments of this Brand founded on last Century by one of the most clever Swiss Watchmaker. In our opinio, together with aestethic and thecnology also history is very important.

Nel 2003 fu presentato il Monotourbillon RD003 realizzato in house con tourbillon volant, seguito dal doppio tourbillon e poi dalla complicazione della Ripetizione minuti RD008 e dal Cronografo RDC01. Roger Dubuis, scomparso nel 2017 a ottant’anni (nelle interviste spesso espresse il dispiacere per aver venduto il suo nome) non era più coinvolto nella Maison, anche se vi era restato onorificamente, ma il suo spirito ha continuato a vivere nelle novità puntualmente presentate ad ogni grande rassegna.

A WandD è stato presentato l’Excalibur in titanio Monotourbillon che fa parte di una serie di quattro modelli fra i quali Orbis In Machina.

Il Monotourbillon in Titanio, del quale mettiamo in risalto anche il bel bracciale integrato

Il calibro RD512SQ del Monotourbillon in titanio, vede alcune modifiche. Il Monotourbillon volant, posizionato a ore 7, è composto da una gabbia inferiore in titanio grado 5 leggero e da un ponte superiore la cui forma riprende quella della croce celtica, affiancando al minimalismo estetico funzionalità e raffinatezza (le lavorazioni per le decorazioni sono addirittura 16) e come tutti i movimenti RD ha il marchio Poinçon de Genève; la carica è di 72 h. Da rilevare infine il bel bracciale integrato che completa il modello.

L’Orbis in Machina, al quale si affiancano anche l’Excalibur Sunrise Double Tourbillon e l’Excalibur Dragon Monotourbillon (non serve essere indovini per immaginarlo pronto per il 2025 Anno del Serpente) ha il tourbillon centrale dal quale nasce l’idea del nome riferito al nostro pianeta. Come in quello che abbiamo pubblicato prima, la gabbia inferiore è in titanio leggerissimo e amagnetico; nell’Orbis Machine quella superiore è in cromo-cobalto, cosicché il peso dello scappamento a tourbillon è ridotto del 16%. Esteticamente i cerchi concentrici ideati dagli stilisti, sono leggermente sopraelevati e nei colori dell’oro rosa e del grigio, attirano l’attenzione (personalmente ricordo ancora lo stupore provato quando a Baselworld, una ventina di anni fa, vidi ll primo Tourbillon Centrale di Armin Strom esposto nello stand di Omega, da dove lo tolsero quasi subito perché era arrivato un compratore che non si fece scappare l’occasione di un acquisto eccezionale). Tornando al Roger Dubuis, nel Calibro RD115 a carica manuale lo scappamento a tourbillon si inserisce al centro del quadrante e deI dischi 3D concentrici dei minuti e delle ore in posizione sopraelevata (in attesa di brevetto) creando con toni di oro rosa e grigio un bel contrasto con le lancette scheletrate. Realizzato in 88 esemplari ha la cassa e la lunetta in oro rosa e il cinturino nero in pelle.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *