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Roger Dubuis e i cavalieri di Re Artù

I cavalieri della Tavola Rotonda, apparsi per la prima volta nel 2013 su un orologio di Roger Dubuis e realizzati in microscultura e microincisione, tornano in una nuova edizione dell’Excalibur in tiratura limitata..

A new version of Knights of Round Table by Roger Dubuis, limited edition 28 watches, with special dial.

La novità è rappresentata dall’idea di un viaggio intrapreso dai Cavalieri che si trovano in circolo su un quadrante in vetro blu e porcellana bianca di Limoges, come se questo fosse un lago ghiacciato, libera interpretazione della Tavola Rotonda. Invece del lago, lasciando vagare la fantasia, si potrebbe anche pensare alla Terra con blocchi che lasciano il centro libero (nella realtà per accogliere il gioco delle lancette in oro rosa) ma che potrebbe anche essere il buco nero dello spazio. Preoccupante idea di ciò che potrebbe avvenire al nostro pianeta (per altro da migliaia di anni abituato a riemergere dopo i vari Diluvi Universali), ma che visivamente dona all’orologio un incredibile aspetto affascinante.

Intorno al quadrante un anello in vetro colorato, come da secoli fanno i Maestri vetrai di Murano, ma anche qui intervengono le nuove conoscenze sulla consistenza del vetro e sulla bombatura. Che dire poi dei 12 cavalieri posizionati in circolo, realizzati in oro rosa e che riproducono cotte ferrate, elmi e spade? Partendo dai disegni iniziali, si realizzano modelli in resina per ogni soggetto, si passa poi a scansioni in 3D, agli stampi e alla forgiatura in oro rosa 18 carati, per ottenere cavalieri alti 6 mm sui quali si lavora poi con l’incisione. Uno diverso dall’altro, sono opera di abilissimi maestri.

Con un’interpretazione meno legata a Re Artù, si potrebbe vederli come maestri in quei Mestieri d’Arte che concorrono alla produzione di questo capolavoro. Secondo Patek Philippe erano sette, ma gli anni passano e con le nuove tecnologie si arriva facilmente a 12, aggiungendovi anche il vetro trasparente, dalla consistenza alla bombatura, l’aiuto 3D per arrivare al colore, come facevano e fanno i Maestri vetrai di Murano. Il blu scelto per questo Excalibur ricorda il cielo. Pensieri in libertà a parte queste figurine sono la testimonianza di un “savoir faire” nei Mestieri d’Arte, che per fortuna continua a tramandarsi nelle Maison della più alta orologeria, per la gioia di mercati molto ricchi, dislocati tra Asia e Medioriente. Decisamente in sott’ordine qui l’aspetto orologiero, anche se il movimento RD821 di Manifattura a carica automatica 28.800 A/h, 39 rubini, carica 48h e con massa oscillante scheletrata, ha il Punzone di Ginevra. La cassa è in titanio Damasco, analoga la lunetta con anello in vetro zaffiro blu attraverso il quale risaltano i cavalieri, fondo a vista in titanio e vetro zaffiro. Corona in titanio con anello in vetro zaffiro blu.

Come sempre questo Excalibur Knights of Round Table conta 28 esemplari, numero simbolo adottato da Roger Dubuis quando fondò la sua impresa e che tuttora distingue le tirature RD limitate.

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