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G.P.H.G.2023 a Genève

Ieri, 9 Novembre, in un gremito teatro Leman, sono stati svelati i vincitori di questo prestigioso Premio: oltre due ore di trasmissione in diretta su moltissime piattaforme, che hanno incatenato a computer, cellulari e tablet tutti gli appassionati di orologi e un bravo, è doveroso scriverlo, al presentatore che solo alla fine è stato un po’ “spiazzato” dal complesso abbraccio di Bennahmias.

Yesterday GPHG Awards in Leman Theatre have bene unweiled at about 8.30 p.m. and by now everybody know the awarded watches and Brands, therefore soloPolso has chosen to publish a personal key for reading this event.

Ormai, l’elenco dei premiati avrà fatto il giro del mondo quindi per molti, fra chi segue soloPolso. la notizia sarà già stata letta, ma come sempre cerchiamo di dare una chiave di lettura molto personale e anche un po’ behind the scene, da questo link l’elenco dei selezionati e i Marchi esclusi pubblicato a fine Agosto: :https://www.solopolso.it/2023/g-p-h-g-2023-gli-orologi-selezionati/#more-101171

Da anni l’elenco dei premiati viene presentato da gphg.org in una certa sequenza, che quest’anno è stata stravolta mettendo un po’ in imbarazzo chi aveva già scritto l’ordine dei 15 premi, più quello speciale della Giuria.

Si è iniziato infatti da Tudor, per la categoria Sport; non sappiamo se per piaggeria verso il grande Marchio Rolex; fatto sta che Tudor negli ultimi anni ha sempre ricevuto un premio e per il 2023 è arrivato al traguardo con il Pelagos 39, meno fortunato il secondo Tudor iscritto.

Secondo premio quello assegnato a Raymond Weil, ritirato dal nipote Eileen Bernheim, doveroso omaggio a una famiglia che, da tre generazioni, ricopre un ruolo importante nell’orologeria elvetica.

A questo punto nemmeno noi seguiamo un ordine preciso, ma puntiamo il nostro semaforo verde su alcuni momenti: il premio per l’Audacia assegnato a Maison Alcée, che ha visto un delizioso duetto romantico tra Benoit Montfort e Alcée, con Benoit che ha detto “you are my wife and I love you”.

Per il secondo mettiamo il Premio della Giuria assegnato a AHCI fondata da Vincent Calabrese e Sven Andersen, perchè la verve tutta napoletana di Vincent ha preso la scena (bella la frase “sono italiano e non svizzero”), sicuramente uno dei momenti più belli della vita di questo maestro orologiaio. Anche perché al termine c’è stata una emozionante Standing ovation con tutto il pubblico in piedi.

Terzo un CEO di Audemar Piguet emozionato, da qualche mese dimissionario avendo già passato il testimone a una Lady; l’Aiguille d’Or non è solo un riconoscimento alla Marca di Le Brassus, ma anche il coronamento dei molti anni che François-Henry Bennahmias le ha dedicato.

Infine il premio per l’orologio gioiello a un Marchio habitué ai premi GPHG, Bvlgari, che torna alle sue origini romane con Cleopatra Serpenti, un fantastico manchette fin troppo prezioso, che ha dato modo a Jean Christophe Babin di ricordare anche con qualche sorriso, la lunga storia della Maison.

A questo punto ecco la foto ufficiale di tutti i premiati:

François-Henry Bennahmias (CEO of Audemars Piguet)in seconda fila al centro, Juan Ciola (Head of Communications of Tudor); Elie Bernheim (CEO of Raymond Weil); Mike France (CEO and co-founder of Christopher Ward); Patrick Pruniaux (CEO of Ulysse Nardin); Gaël Petermann et Florian Bédat (Founders of Petermann Bédat); Benjamin Comar (CEO of Piaget); Stéphanie Sivrière (Creative Director of Piaget);  Lan Cittadini (Jewellery & Timepieces Global Director of Dior); Karl-Friedrich Scheufele (President of Ferdinand Berthoud); Jean-Christophe Babin (CEO of Bulgari); Antoine Pin (Watchmaking Managing Director of Bulgari); Kari Voutilainen (Owner and watchmaker); Pascal Raffy (President of Bovet 1822); Laurent Ferrier (Founder of Laurent Ferrier); Arnaud Nicolas (CEO of L’Epée 1839); Simon Brette (Independant watchmaker); Samuel Hoffmann (CEO of Hautlence); Alcée et Benoit Montfort (Founders of Maison Alcée); Svend Andersen and Vincent Calabrese (Founders of the AHCI)

Ed ecco l’elenco dei premiati:

Aiguille d’Or” Grand Prix: Audemars Piguet, Code 11.59 by Audemars Piguet 
Ultra-Complication Universelle RD#4
Innovation Prize: Hautlence, Sphere Series 1
Audacity Prize: Maison Alcée, Persée Azur
Chronometry Prize: Ferdinand Berthoud, Chronomètre FB 3SPC
“Horological Revelation” Prize: Simon Brette, Chronomètre Artisans
Ladies’ Watch Prize: Piaget, Hidden Treasures
Ladies’ Complication Watch Prize: Dior Montres, Grand Soir Automate Etoile de Monsieur Dior
Men’s Complication Watch Prize: Voutilainen, World Timer
Iconic Watch Prize: Ulysse Nardin, Freak One      
Tourbillon Watch Prize: Laurent Ferrier, Grand Sport Tourbillon Pursuit
Calendar and Astronomy Watch Prize: Bovet 1822, Récital 20 Astérium
Chronograph Watch Prize: Petermann Bédat, Chronographe rattrapante
Sports Watch Prize: Tudor, Pelagos 39
Jewellery Watch Prize: Bulgari, Serpenti Cleopatra
Artistic Crafts Watch Prize: Piaget, Altiplano Métiers d’Art – Undulata
“Petite Aiguille” Prize: Christopher Ward London, C1 Bel Canto
Challenge Watch Prize: Raymond Weil, Millésime automatic small seconds
Mechanical Clock Prize: L’Epée 1839, Time Fast II Chrome
Special Jury Prize: Vincent Calabrese and Svend Andersen

Cala dunque il sipario su un Premio importante per l’orologeria svizzera, anche se mancano grandi Marchi (Rolex, Patek Philippe, Cartier e tutto il Gruppo Swatch) ma non si può avere tutto, quindi auguri per la prossima edizione.

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