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Daniel Strom e i GMT 4 Nazioni

Il 20 Giugno 2023 è stata presentata a Bienne Venus, collezione di 4 GMT dedicata a quattro nazioni (e al loro mondo dei motori) da un Maestro Orologiaio noto a chi segue gli orologi interessanti sia per la tecnica sia per la filosofia che è alla base della loro realizzazione.

On 2023 June 20th Daniel Strom has unveiled 4 Nations collection: 4 new GMT selfwinding; dials colours remember ancient UK, D, F and I cars.

Per chi si occupa di orologeria da almeno trent’anni questo cognome si lega ad Armin; i più giovani invece pensano al figlio Daniel, un manager con la passione degli orologi (dal tourbillon centrale agli Speedmaster o ai Seamaster James Bond) ma anche dei gioielli e che ha fondato la Strom Prestige Swiss Timepieces SA

Inquadrato l’ambiente dove è nata la nuova collezione dei GMT con il secondo fuso orario regolabile con la corona a sinistra, eccone i particolari. Nelle casse in argento 925 di fattura artigianale (larghezza mm 45,5 lunghezza, anse comprese, 57 mm, spessore mm 17,5) batte un movimento automatico Swiss Made. I colori scelti per i quadranti rimandano a ricerche sportive sulle auto da corsa: British Racing Green, Silver Arrow (o Silberpfeil), Bleu de France e infine Rosso Corsa. Le lancette in acciaio colorate in bianco, nero e rosso ricordano gli orologi da cruscotto degli anni Trenta. I cinturini sono in vitello nero o marrone con fibbia in argento 925.

Per chi non segue il mondo dei motori ecco le origini dei colori. il Verde UK nacque nel 1903 alla Gordon Bennet Cup che si svolse in Irlanda e dove le vetture inglesi erano verdi. L’argentto ricorda il limite di peso nei Grand Prix (750 kg) quando nel 1934 Alfred Neubauer, direttore sportivo delle Mercedes, ordinò di scrostare la vernice bianca arrivando alla superficie in alluminio, per recuperare il chilo in eccesso. Il blu, legato a uno di colori della bandiera, è stato impiegato dalle auto francesi da tempo immemorabile e infine il rosso rimanda ai bolidi italiani (Alfa Romeo, Maserati, Lancia, Ferrari e Abarth). Daniel Strom conclude dicendo che ha voluto ricordare la passione italiana per le auto da corsa, l’eleganza francese, la tradizione inglese e i trionfi tedeschi della Mercedes.

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