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Raymond Weil e la musica

Anche la terza generazione sceglie per gli orologi RW un nome legato alla musica; se il nonno Raymond negli anni ’70e. 80 era innamorato della lirica italiana, anche il nipote Elie Bernheim segue un fil-rogge musicale.

Raymond Weil watches and music, from grandfather Raymond to son-in-law Olivier Bernheim and nephew Elie with a diver chronograph w.r.m.300: Tango.

Nel 1990, a VicenzaOro ho conosciuto il capostipite di questa generazione imprenditoriale indipendente. Raymond Weil, nel 1976, con la socia Simone Bédat aveva lanciato una sfida all’invasione degli orologi giapponesi. Anche i suoi erano al quarzo, ma l’estetica e il buon gusto erano tutti europei e si affiancavano a prezzi accessibili. Aiutato anche dal genero Bernheim, esperto di marketing e appassionato di musica (non per nulla aveva sposato la figlia di Raymond valentissima pianista) aveva consigliato il suocero di chiamare Amadeus un orologio affiancandolo alla celebre pellicola cinematografica, aperto shop in moltissimi aeroporti e, con la Elmitex, allora distributore in Italia di RW, aveva fatto indossare al personale femminile della Fiera viecntina il modello Traviata. Allora gli avevamo fatto notare che il finale dell’opera verdiana era triste, ma ci aveva risposto “da Verdi sì, ma non è detto che adesso non potrebbe resuscitare per portare il mio nuovo orologio“. Anche in seguito aveva mostrato il suo spirito ironico chiamando un segnatempo Don Giovanni Così Grande, oppure facendo realizzare a forma di violoncello lo stand di Basilea dove, dopo i suoi primi successi, negli anni 70/80, era stato nominato presidente degli espositori del Salone.

L’intervista a Raymond Weil ioubblicata su POLSO n 25 nel 1991

Dopo la sua scomparsa nel 2014, l’azienda, guidata dal genero Olivier Bernheim, ha visto la terza generazione, con i ripoti Pierre ed Elje, occuparsi di orologi; i due ragazzi si sono divisi il mercato, il primo, aiutato anche dalla sorella, ha scelto orologi adatti al pubblico molto giovane, con modelli fashion e prezzi bassi, il maggiore, Eije, continua nella tradizione familiare, resiste alle lusinghe dei grandi Gruppi e recentemente ha presentato, nella collezione Tango, un cronografo che, nelle tre versioni, mostra dettagli colorati che attirano l’attenzione.

Il Tango 300 in acciaio inossidabile con cassa ø 43 mm w.r. a m.300, trattata PVD nero ha il quadrante nero che privilegia l’indicazione dei 60 minuti (il cerchio dei minuti prima era rosso, adesso è giallo o nero), la lunetta tachimetrica nera, in alluminio anodizzato, è girevole unidirezionale; bracciale in acciaio o cinturino in caucciù con fibbia déployante; il movimento svizzero è al quarzo.

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