Caricamento immagini...

Rado e il design

La Marca di Lengnau è sempre stata all’avanguardia non solo nella ricerca di nuovi materiali, ma anche in quella del design.

Rado has always studied new materials and also shapes and design; 2017 aim is “Designer Portrait” limited editions realized with well known designers.

Tra l’altro è partner dell’Istituto Marangoni a Milano, promuovendo nuovi talenti con premi e concorsi o sul web, e in questi anni ha coinvolto designer di fama internazionale. Così nel 2017 il tema principale delle novità è stato il Designer Portrait. Nessun italiano fra i prescelti, ma le cose potrebbero cambiare in futuro e ce lo auguriamo, anche perché Milano, oltre a essere una grande città industriale, in questi anni ha dimostrato la sua eccellenza anche nella moda e nel design.

Distinti dall’aggettivo True ecco i nomi dei modelli e relativi designer: Blaze by Sam Amoia USA; Cyclo by Philippe Nigro Francia; Face by Oscar Zieta Polonia; Phospho by studio Big Game Svizzera; Stratum by Rainer Mutsch Austria e infine Shadow by Kunihiko Morinaga Giappone, che ama rendere visibile l’invisibile poetica definizione per orologi squelette.

i Rado True Cyclo, True Face True Shadow, True Blaze

Forse quello che attira maggiormente è il True Blaze ideato in collaborazione con l’americano Samuel Amoia, anche se le fotografie non rendono appieno la luminosità di un quadrante che ricorda l’art a paillons dei maestri artigiani. Quasi tutte le ricerche hanno messo in primo piano il quadrante con piani particolari, luminosità e visibilità cangiante o altri dettagli. Gli orologi sono in tiratura limitata a mille o poco più esemplari e i movimenti sono al quarzo. Il Rado Ceramica di Konstantin Grcic ha ricevuto il premio Red Dot Design, altrettanto interessanti quelli esposti a Milano con una novità cromatica, la ceramica high-tech grigia, che si affianca a quelle disponibili in nero, bianco, plasma, marrone, verde e blu.

Belli anche i True Thinline Color (soprattutto quello con il quadrante verde), il Diamaster Grande Seconde, ø 43 mm movimento automatico, con il quadrante blu o grigio (anche se l’ispirazione estetica ci sembra arrivata dal Grande Seconde di Jaquet-Droz), senza dimenticare quello con la riserva di carica.

Diastar Grande Seconde e con la riserva di carica, sotto il Captain Cook Hyperchrome e il classico Rado di Konstantin Gric in ceramica grigia

Per chi ama la storia, riedizione di un modello del 1962, e sono appunto 1962 gli esemplati di questi orologi retrò automatici, dedicati a James Cook. Il nuovo Hyperchrome Captain Cook unisce le linee del passato a quelle attuali sia per uomo sia per donna. Per tutti ø 37 mm, per le signore quadrante argenté leggermene rialzato, impreziosito con 8 diamanti e lunetta bianca in ceramica high-tech, bracciale in maglia milanese; movimento ETA automatico C07.611 da 11’’’1/4. Per gli uomini toni più scuri, lunetta in ceramica high -tech nera, cinturino in tessuto, movimento automatico ETA C07.611 da 11’’’1/2, sempre con riserva di carica di 80 ore. E per un pubblico ancora più sportivo la versione con cassa in titanio grado5 ø 45 mm w.r.a 200 metri. Infine un nuovo modello, il MatchPoint, è arrivato per il tennis; lo pubblicheremo nella sezione sport.

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *