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Dopo l’Aiguille d’Or 2016 arrivano i cronometri CFB

Ferdinand Berthoud (1727-1807) visse nell’epoca dei lumi, e dalla Val de Travers arrivò in Franca dove ottenne la nomina di Orologiaio del Re. Personaggio complesso, scienziato, matematico, orologiaio innamorato della precisione tanto da farne il suo scopo principale scrisse numerosi trattati in merito sia per rilevarne l’importanza in Marina sia per usi civili e gli furono commissionati venti cronometri per altrettanti bastimenti della Marina Reale.

Ferdinand Berthous, not only watchmaker, was born in Swiss but then went to Paris and was appointed King’s watchmaker, Since some years the Brand came to new life. thanks to Karl-Frederick Scheufele, Twenty pieces for every version with special .movements made in house and COSC certified

 

Due versioni dei Cronometrie Ferdinando Berthoud e il movimento di Manifattura

Come accadde per tanti orologiai del passato, la Marca si estinse, ma la fama rimase e pochi anni or sono è stato Karl Fréderic Scheufele, co-presidente di Chopard, a farla rinascere. Di esempi del genere la storia dell’orologeria è ricca; da De Bethune, scelto da David Zanetta a Courvoisier (non il liquore, ma un maestro orologiaio francese), da Urban& urgenze a Czapek a Bugatti, Per non parlare di Blancpain, che nel XX secolo rimase a lungo in un cassetto, proprietà di SMH divenuto poi Gruppo Swatch, sino a quando venne dato a Jean-Claude Biver che, grazie alla amicizia con Fréderic Piguet proprietario della fabbrica di movimenti, ottenne un finanziamento dalle banche per far tornare in vita il Marchio.

Ma torniamo a Berthoud. Per la nuova impresa Karl Fréderic Scheufele ha voluto un nome completo che ricordasse il valore del passato: Chronometrie. Ferdinand Berthoud. L’anno scorso il primo cronometro, ovviamente certificato COSC, ha vinto l’Aiguille d’Or al Grand Prix Horlogerie de Genève e oggi questo segnatempo con trasmissione a catena e fusée per garantire una forza costante, inserito nella cassa ottagonale in oro bianco o rosa, ø 44 mm, e quadrante silver, è arrivato anche sul nostro mercato con cassa in titanio, dettagli blu intenso e quadrante nero o argenté. Un’incisione certifica anche la realizzazione avvenuta in Val de Travers, a poca distanza da Fleurier dove è la Manifattura Chopard. Il movimento, visibile dal fondo in vetro zaffiro, riunisce 1120 componenti, compreso la catena, lo scappamento a tourbillon ha una gabbia ø 16,55 mm; sono stati chiesti dei brevetti per fuso, bariletto e riserva di carica sospesi; alcuni semiponti sono in zaffiro anglé per far vedere meglio i ruotismi. Ogni versione è realizzata in venti esemplari..

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