Caricamento immagini...

Richemont Group nel 2015

L’evolversi di situazioni geopolitiche connesse all’andamento di molti mercati, ha fatto sì che per molte aziende del lusso il 2015 sia stato un periodo difficile, peggiorato, nel caso degli orologi, dalle decisioni della Confederazione sul valore del Franco elvetico.

International markets are difficult, Richemont Group watches sales had only a little increase, jewelry was better. According to rumors the Group would buy italian brand Buccellati. Mr.A.D.Perrin after 47 years leaves the Group remaining consultant like Bernard Fornaz who accepted to be non operative director.

Grandi gruppi come Richemont (o LVMH o Kering) possono compensare i risultati delle lancette con altri comparti più remunerativi. Da Richemont le vendite degli orologi nell’anno fiscale terminato il 31 marzo scorso, hanno mostrato solo un leggero incremento (il buon andamento del primo semestre ha compensato quello del secondo); migliori i risultati dei gioielli; i tagli fra gli addetti in Svizzera sono stati ridotti, ma le preoccupazioni sussistono. Tra i “rumors” più recenti le notizie di un imminente acquisto del marchio Buccellati, un altro pezzo della grande artigianalità italiana che se ne va all’estero.

In quanto alle persone che hanno contribuito all’enorme crescita del gruppo, Johann Rupert, tornato alla guida come presidente dopo un periodo “sabbatico”, ha ringraziato Alain Dominique Perrin che nel 1969 iniziò a lavorare per Cartier, diventando per un certo periodo anche CEO del Gruppo e nel 2008 direttore della Compagnie Financière Richemont. Perrin lascia l’incarico operativo pur continuando a fornire i suoi preziosi consigli mentre Bernard Fornaz, che negli ultimi anni dopo aver guidato Cartier era passato alla guida del Gruppo lasciandolo agli inizi del 2016, ha accettato di restare come “non executive director”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *