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La febbre del mattone: Audemars Piguet, Moritz Grossmann

Nel 2012 su orologi da POLSO ho avuto l’idea di una serie di articoli con questo titolo; per adeguarsi a nuovi mercati infatti molte Marche ampliavano gli stabilimenti o traslocavano in località più idonee.

 

Per noi giornalisti tema e fotografie erano scontati, non per il grande pubblico e perfino per gli addetti ai lavori di aziende in concorrenza. I servizi erano piaciuti e visto che la rete consente una platea assai più vasta, riprendo l’argomento iniziando con Audemars Piguet, unica Marca tuttora guidata da discendenti dei fondatori, e con Moritz Grossmann, una delle più recenti, nata dalla tenacia di una donna, Christine Hutter; ne scrive Lorenzo Sutti, nostro corrispondente da Berlino.

AUDEMARS PIGUET

Le Brassus:l'edificio storico, Les Forges, Le Locle, il progetto

Le Brassus: Audemars Piguet edificio storico, stabilimenti a Les Forges e Le Locle. Il nuovo progetto

A Le Brassus Audemars Piguet ha avuto la sua prima fabbrica, tuttora esistente. Agli inizi era anche l’abitazione dei proprietari, secondo il costume dell’epoca. Nei primi anni Novanta c’era, a poca distanza, uno dei tre atelier di Gerald Genta; dopo la vendita di questo marchio a Hour Glass, l’edificio è stato acquistato da Audemars PIguet, ospitando un primo museo, poi ampliato nel 2004. Sempre nel XX secolo sono state costruite sedi di produzione a Le Forges e a Le Locle, dove è operativa Audemars Piguet (Renaud&Papi) SA che studia e produce movimenti per Audemars Piguet e anche per altri Marchi. A Le Brassus adesso è in programma un interessante progetto per una nuova struttura elicoidale che si inserirà nel paesaggio della Vallée de Joux. Lo studio di architettura BIG amplierà gli edifici storici; la costruzione si chiamerà La Casa dei Fondatori e su una superficie di 2400 mq accoglierà il ricco patrimonio di orologi d’epoca del Museo, spazi per riunioni e incontri anche con il pubblico, laboratori artigianali.

Jasmine Audemars

Jasmine Audemars presidente del Consiglio di Amministrazione di Audemars Piguet, François-Henry Bennahmias CEO di Audemars Piguet e Olivier Boillat, Direttore di Centror.

Inoltre a Meyrin la fabbrica Centror SA, dal 2000 controllata al 100% da Audemars Piguet, recentemente è stata ristrutturata e realizza tutte le decorazioni necessarie a un orologio haut-de-gamme; ha 74 collaboratori e produce anche per aziende esterne. La Manifattura di Les Forges è stata la prima, nel rispetto dell’ambiente, a ottenere in Svizzera la certificazione Minergie-Eco®, che è stata concessa anche alla nuova Centror.  Recenti statistiche dicono che da Audemars Piguet gli addetti, compresi quelli all’estero, sono circa 1300, mentre gli orologi prodotti annualmente sono circa 32.000.

MORITZ GROSSMANN

Questo marchio nasce nel XIX secolo da Moritz Grossmann, uno dei più importanti orologiai dell’epoca, docente alla Scuola d’Orologeria di Glashütte. Gli orologi erano prodotti nella ottocentesca Uhrenfabrik a Glashütte, in una valle che offre molta quiete – sempre che il torrente Müglitz non faccia le bizze – e che assomiglia molto alle vallate svizzere dove sono nati tanti Marchi di orologi. La cittadina di Glashütte e la Repubblica Federale tedesca in toto hanno accolto pochi anni fa un progetto ambizioso: riportare in vita questo marchio inserendolo nell’alta orologeria per tecnica e perfezione nelle rifiniture e costruirne la nuova Manifattura.

Dalla vecchia alla nuova fabbrica a Glashütte e Christine Hutter

Dall’ottocentesca Uhrenfabrik alla fabbrica Moritz Grossmann a Glashütte e, qui, Christine Hutter

Christine Hütter e un gruppo di coraggiosi imprenditori l’hanno fatto rivivere con la certezza del futuro, visti gli orologi prodotti in pochi anni e che si indirizzano a veri appassionati. A volte infatti alcuni Marchi dopo l’acquisizione sono confinati in un cassetto in attesa di trovare altri acquirenti, l’esempio più eclatante è quello di Blancpain che Jean-Claude Biver ha fatto rivivere solo negli anni ’90, ma questo non si è verificato per Moritz Grossmann, che ha bruciato le tappe. Tre anni fa la fabbrica era in costruzione, oggi gli orologiai che vi lavorano sono una cinquantina, due le collezioni di orologi già consegnati ai clienti.

tre modelli Benu e in basso l'Atum

I modelli Benu, e in basso a destra, l’Atum, hanno riportato il Marchio MG nell’alta orologeria

Quattro i modelli nella foto sopra: Atum e Benu, di questo è stato presentato l’anno scorso il Tourbillon. I progetti, come abbiamo già avuto modo di scrivere, sono ambiziosi, e pian piano il Marchio si sta affermando anche fuori dai confini tedeschi; anche se, per riuscire a inserirlo nei giusti punti vendita, ci si scontra con un’agguerrita concorrenza che mette più di un paletto; pensare però di fermare una donna così è poco immaginabile! (Lorenzo Sutti)

 

 

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