Con lo slogan Emotions de France molte aziende orologiere francesi riunite partecipano a Baselworld suddivise in varie Halle, compreso il Palace che quest’anno ha accolto Ossau e Pequignet. Ne abbiamo pubblicato alcune nelle preview dell’appuntamento primaverile. Oggi completiamo questa veloce rassegna con alcune cifre e due fotografie.

Le imprese specializzate in watch&clock, più la componentistica e i cinturini, sono ottanta, quasi tremila gli addetti. Orologi francesi a dire il vero potrebbero essere considerati anche quelli ideati da grandi nomi del lusso e realizzati nella Confederazione Elvetica, ma le leggi dei mercati ne fanno un iceberg a parte. I marchi che si appoggiano al Comité Francéclat sono invece quelli accessibili al grande pubblico e che negli ultimi anni hanno sofferto per le crisi economiche. Rispetto al 2012, nel 2013 questa Francia degli orologi ha mostrato un andamento produttivo in leggera flessione, è aumentata invece la richiesta da parte di diversi mercati, guidati da Cina e Giappone, in leggera crescita anche il mercato interno e persino quello italiano. Su quest’ultimo va registrata una modifica distributiva: a partire dal secondo semestre di quest’anno Distribuzione Lusso, con sede a Agrate Brianza, sarà il distributore ufficiale di alcuni marchi orologieri come Braccialini, Yonger&Bresson, Ingersoll Disney.

Una proposta di Yonger&Bresson e, a lato,modelli di St.Honoré, Go3 e Pierre Lanier

Sotto il profilo estetico c’è di tutto e di più, dai modelli sportivi a quelli classici anche con molta ispirazione retrò: crescono. I cinturini sono in pelle, ma per i polsi femminili molti anche i bracciali in ceramica bianca, grigia o nera. Vasta la scelta cromatica che spazia dal classico all’avanguardia e impazzano i cristalli, semplici o Swarovski. Movimenti per la maggior parte al quarzo anche se non mancano gli automatici visibili dal fondello.

Orologi sportivi destinati a polsi maschili da Ossau, Cobra, Michel Herbelin e Pequignet

Infine ci sembra che il territorio orologiero per antonomasia, nelle montagne del Giura, stia tornando a vivere con iniziative che coinvolgono l’Osservatorio di Besançon, aziende che decidono di attivare lì la loro produzione e altro. Tutte notizie che testimoniano la rinnovata vitalità del comparto.