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Idrovolanti: Chronoswiss e un record italiano

S_RAY 007_ copiaNei programmi della nuova Chronoswiss (che a fine anno sposterà la produzione a Lucerna lasciando a Monaco una filiale con alcune prerogative) c’è un progetto ambizioso: sponsorizzare il Giro del Mondo su floating-boat, idrovolante a scafo, partendo dalle Filippine. Inoltre c’è anche un ruolo di co-pilota per il suo CEO Oliver Ebstein a fianco di Iren Dornier, nipote dell’imprenditore tedesco, che nei primi decenni del ‘900 fu uno dei più tenaci assertori degli idrovolanti, non solo come aerei militari, ma anche come mezzo di trasporto, una specie di Orient Express per cielo e acqua.

 

Chronosiww, il Timemaster GMT e il CEO della Marca con Iren Dornier sul Ray007

Chronoswiss, il Timemaster GMT, la confezione, il CEO Ebstein con Dornier sulla carlinga di un aereo, l’S-R007

Già prima che nascesse questo progetto però Iren, aviatore cinquantenne la cui impresa ha sede nelle Filippine, aveva fatto un giro del mondo su un idrovolante restaurato il Do24.

Scopo del viaggio incontrare non solo celebrities, ma anche gente comune dibattendo problemi di attualità che saranno diffusi in rete con adeguati filmati. Un cameraman infatti farà parte dell’equipaggio. Non ancora definite le località che sarano toccate da questo tour; Dornier dice che, ovviamente, saranno privilegiate zone con specchi d’acqua, dal mare ai laghi.

Per questa impresa, pensando agli orologi da pilota degli anni 40, è nato il Timemaster S-RAY-007, cronografo automatico calibro C.754 su base ETA con indicazione del secondo fuso orario sulla lunetta; la cassa ø mm 44 è in acciaio trattato DLC, al suo colore nero fa riscontro il quadrante bicolore, il cui elemento grafico essenziale è la linea dell’orizzonte artificiale che simula l’altezza del volo con il confine tra il nostro pianeta e il  cielo. La confezione comprende anche un modellino dell’idrovolante.

Un record imbattuto dal 1934: Francesco Agello e TCM

Gli automatici dedicati a Francesco Agello nel 2004

Gli automatici dedicati                       a Francesco Agello nel 2004

Oltre però a Iren Dornier e a Oliver Ebstein con il cronografo di Chronoswiss, gli italiani non possono dimenticare che, nel 2004, un altro idrovolante ha ispirato un trittico di orologi: gli automatici che TCM ha realizzato per ricordare il 70° anniversario del record di velocità, conquistato e tuttora imbattuto, di Francesco Agello.

Il 23 ottobre 1934 il Macchi Castoldi M.72 con motore Fiat S6 (24 cilindri, 2600 CV) pilotato dal maresciallo Agello, conquistò il record di velocità per idrovolanti, con quattro passaggi sulla base della Scuola Alta Velocità di Desenzano, alla media di 709,209 Km/h (gli apparteneva anche il primato precedente con Km/h 682,078); un limite che tuttora è imbattuto.

Nella confezione, in 70 esemplari, i tre segnatempo uguali per la cassa in acciaio e il movimento automatico,  ma diversi per i quadranti realizzati nei colori della nostra bandiera, in tutti alle 6 la sagoma del MC72, smalto anche per il tricolore sul fondello.

 

 

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