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Vacheron Constantin 270° anniversario

Nel 270° anno dalla sua fondazione la Marca elvetica ha realizzato nella collezione Le Cabinotier Grand Complication Alta Gioielleria la serie di orologi “La Quête”. Il nuovo esemplare Moon Dust, svelato ai primi di Novembre, ha la cassa in oro bianco e diamanti ed è dedicato all’astronomia, ha due quadranti e mostra 16 complicazioni (astronomiche e di calendario) con il movimento Calibro 2755 GC16 di Manifattura, inoltre ha la Ripetizione minuti e il Tourbillon.

For its 270° Anniversary Vacheron Constantin has unveiled, in the first days of 2025 November, a wonderful High Jewellery Watch Grand Complication with two dials, manufactured hand-wound movement, time repeater, tourbillon and 16 complications.

Vacheron Constantin il Grand Complication Alta Gioielleria con i due quadranti (fronte e retro)

La cassa in oro bianco, ø 47 mm, finemente incisa è incastonata con 184 diamanti taglio baguette e 165 diamanti taglio brillante per quasi 10 carati; l’incastonatura ha richiesto 230 ore di lavoro: sul retro si vedono le incisioni “Pièce unique”, “Les Cabinotiers” e lo stemma “AC”. All’interno è collocato il calibro 2755 GC16 di Manifattura a carica manuale, un capolavoro di miniaturizzazione visto che oltre alle 16 complicazioni ha anche la Ripetizione minuti e lo scappamento a tourbillon. Sviluppato e prodotto da Vacheron Constantin questo movimento ha un diametro di 33,90 mm. (spessore 12,15 mm) riunisce 839 componenti, ha 42 rubini, 18.000 A/h e una riserva di carica di circa 58 ore. Queste le funzioni: ore, minuti, tourbillon, piccoli secondi sulla gabbia del tourbillon che ruota in un minuto e ha la forma dell’emblema di Vacheron Constantin a croce di Malta; calendario perpetuo; equazione del tempo; orario di alba e tramonto; ripetizione minuti con indicatore della riserva di carica del meccanismo di suoneria; carta celeste dell’emisfero boreale; fasi lunari; età della Luna; ore e minuti siderali; stagioni e segni zodiacali.

I due quadranti in oro sono lavorati a guillochage blu realizzato manualmente, entrambi hanno un anello periferico nero opalino, contatori azzurri e color nero opalino; gli indici applicati sono in oro bianco come le lancette. Sul lato principale i raggi solari risplendono attraverso le nuvole verso la Terra, mentre sul lato opposto i pianeti visti dalla luna si muovono in tempo reale. L’accurata lavorazione è realizzata con la tecnica “taille-douce” che combina l’incisione a puntasecca e quella a bulino che consente di ottenere incisioni profonde circa 0,1 mm. La superficie leggermente bombata della Luna a ore 9 e i contorni della Terra hanno richiesto incisioni un po’ più pronunciate (circa 0,5 mm al posto di mm 0,1). Una volta creati i volumi, gli incisori alternano superfici lucide – in particolare sui pianeti – a quelle cesellate per accrescere il senso di profondità. Le incisioni hanno richiesto 180 ore di lavoro da parte degli esperti.

Con il poetico nome “Polvere di luna” e certificato con il Poinçon de Genève questo pezzo unico compie un fantastico viaggio tra la terra e la luna. Infine il cinturino è in alligatore blu a squame grandi con fodera analoga e fibbia pieghevole in oro bianco e diamanti. Speciale anche la confezione in cui è inserito uno strumento correttore.

Siamo nel 2025, ma andando indietro nel tempo, sono arrivata al 2005 quando la Vacheron Constantin celebrò l’anniversario dei 250 anni; anche allora, fra gli orologi dedicati all’anniversario, ci fu un orologio da polso con due quadranti dotato di 16 complicazioni.

Il retro del Tour de l’Ile con 16 complicazioni (da POLSO n°112 del 2005)

Era il Tour de l’Ile realizzato in 1755 esemplari (il 1755 è la data di fondazione della Vacheron Constantin, 17 Settembre). Il Tour de l’Ile era equipaggiato con il Calibro di Manifattura 2475 a carica manuale dotato di 4 bariletti accoppiati a due a due per avere una riserva di carica di 250 ore (anche se nella realtà sono quasi 270, spiegava Claude Daniel Proellochs allora CEO di Vacheron Constantin, che per l’occasione sulle pagine della rivista aveva assunto il ruolo di “inviato speciale”); sul quadrante anteriore a ore 6 la gabbia del tourbillon e il calendario perpetuo senza le fasi di luna che venivano mostrate a ore 3 su quello posteriore (foto sopra); qui si vedevano altre indicazioni del calendario perpetuo: sopra la finestrella della luna l’indicazione del quadriennio a ore 1, l’indicazione giorno/notte delle 24 ore alle 11, poi i mesi e alle 6 sul tourbillon volant, con l’emblema della Croce di Malta, i piccoli secondi. Poche righe queste per un orologio eccezionale presentato vent’anni or sono, ma abbiamo pensato che sicuramente i più giovani, sempre attaccati al cellulare, non ne hanno mai sentito parlare.

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