Nel 2025 una collaborazione tra Louis Erard e Wire Art, dopo quelle precedenti che hanno unito il Marchio elvetico a nomi come Silberstein o Chaykin, presenta un orologio che non a caso si chiama Wire Art Fil d’Or.
From partnership between Louis Erard and Wire Art a new watch named for its dial: “Fil d’Or”.
Nella nuova proposta (solo 99 gli esemplari numerati) inserita da Manuel Emch nella Noirmont Métiers d’Art collection, il quadrante mostra un ricamo in oro che si snoda per formare un intreccio di cubi. Gli specialisti di Wire Art hanno intrecciato 2320 sottilissimi fili di oro puro a 24 carati, il cui spessore è di 25 micron, facendone un motivo geometrico tridimensionale che, sotto la luce, muovendo il polso fa cambiare la profondità del quadrante nel quale sono state alternate tecniche dell’intarsio in legno, dello smalto, del guillochage manuale. Nero intenso è Il fondo del quadrante laccato; 3.660 punti di saldatura dei fili d’oro indicati precedentemente sul disegno 3D, mostrano la minuteria e gli indici delle ore, ogni filo viene tirato, posizionata e saldato perfettamente con l’aiuto di un controllo binoculare ad alta precisione in cavità micrometriche. Ne nasce un intreccio che ricorda la trama dei tessuti e i ricami sui pizzi. La Wire Art, fondata nel 2017 da Sylvie Villa e Mark Miehlbradt, affianca la sua innovazione tecnologica alla volontà di Manuel Emch che ha rinnovato la Louis Erard nata nel 1929 con proposte economicamente sostenibili per il tempo presente .
La cassa in acciaio inossidabile, ø 39 mm, w.r. a m.50 e con fondo protetto da cristallo di zaffiro che protegge anche il quadrante, ospita il movimento automatico Sellita SW266-1 visibile dal fondello sul quale sono incisi nome, caratteristiche e numero dell’edizione limitata. Il cinturino in vitello beige con sgancio rapido completa un look accuratamente costruito.




