Dietro alla nascita di un nuovo Marchio si possono nascondere molte motivazioni; oggi raccontiamo la storia di LIGURE, nato nel 2020.

A new Watch Brand may arrive on the Market for many reasons: here, behind the scene, something interesting to know about LIGURE.

Nella storia dell’orologeria elvetica, la ragione sociale di una nuova impresa è quasi sempre il nome dell’orologiaio fondatore; se sono due in genere vedono collaborazioni in campi diversi, magari decise in tempi successivi alla fondazione. Il primo acronimo che mi viene in mente è Ebel, scelto nel 1911 dai coniugi Eugene Blum e Alice Levy, lui seguiva la tecnica, lei l’estetica. Nel XX secolo molti imprenditori appassionati di orologi acquistarono Marchi storici del passato facendoli rivivere. mentre nel XXI troviamo anche Marchi che sfuggono a queste classificazioni. LIGURE, nato nel 2020, è uno di questi. Pieter van Geet e la moglie Jannieke fanno ricordare i Blum, ma con un distinguo: Jannieke entra in gioco da affermata designer proprietaria di un’impresa, non si è mai occupata di orologi, ma vuole disegnare quello di Pieter.

Van Geet è stato product manager di un importante Marchio orologiero, direttore marketing di un’altra impresa per il lancio di una linea di orologi e infine proprietario di uno studio di consulenza. Sia lui sia la moglie, hanno lavorato insieme a Loek Oprinsen da RayBan. Loek è un bravo subacqueo, si è immerso molte volte nel mare di Portofino e per questo i tre hanno vissuto quell’incontro – ma forse si potrebbe definirlo una “rimpatriata” nel golfo del Tigullio – che ha dato poi origine al Marchio LIGURE. Senza dimenticare che Pieter da ragazzo, con i genitori olandesi, veniva spesso a trascorrere le vacanze in Liguria; la sua passione per gli orologi però è nata quando, in Olanda da ragazzino, trascorreva ore nel negozio di gioielleria di amici della famiglia; poi con il suo primo stipendio si è comprato un orologio. 

La decisione di tornare a lavorare insieme arriva quindi dopo una vita di lavoro, quando si hanno a disposizione tempo, disponibilità economiche e si è delusi da quello che offre il comparto industriale orologiero (da un lato scelte troppo elitarie dall’altro, spesso, risultati inversamente proporzionali ad un giusto rapporto tra prezzo e qualità).

Ci sono tutti i presupposti per entrare in un campo sovraffollato, ma con idee molto precise: una produzione accurata, buoni materiali, prezzo calibrato (sotto i mille Euro o mille Dollari, sopra i 1150 il GMT Founder Edition). Queste le caratteristiche tecniche orologiere: cassa tortue (tartaruga) ø 41 mm w.r. a m.200, corona al 4, ghiera girevole unidirezionale con inserto in ceramica, vetro zaffiro, sul fondello in rilievo la sagoma dell’Italia. movimento svizzero automatico (Tre sfere o GMT), cinturino o bracciale.

Poco dopo l’incontro a Portofino, scoppia la pandemia, che da un lato crea impreviste difficoltà nel reperire i fornitori, ma dall’altro, con la reclusione in casa, mette a disposizione molto tempo per pensare, disegnare, confrontarsi ed entrare nel vivo della produzione. Quando la segregazione finisce è pronto un orologio elegante, subacqueo, il LIGURE Tartaruga, uno Scuba Diver, con modelli base diversificati dal colore del quadrante e dei cinturini con fibbia deployante (ma anche con bracciale in metallo); I prototipi della cassa, del quadrante e delle lancette sono arrivati da Le Locle grazie a un amico (Pieter ricorda sorridendo l’euforia di quelle giornate); cinturini e confezione sono prodotti in Piemonte. Dopo questa introduzione che mi è sembrata necessaria per inquadrare Marchio e orologi, ecco l’intervista con la domanda, per noi di soloPolso, più importante. 

D: Movimenti automatici sempre Sellita e ETA?  R: È una domanda difficile; ma sono movimenti conosciuti con un buon servizio assistenza a livello internazionale, quindi penso di poter rispondere sì, continuiamo con l’ETA GMT Calibro 2893.2 H5 e il Sellita Calibro SW200 automatico tre sfere, data.

D: Il movimento secondo noi è il cuore dell’orologio, ma anche il quadrante è importante perché determina una prima emozione. R: Ecco, ho pensato al tempo passato e ai ricordi che comporta, ma viviamo nel presente; anche se sempre troppo in fretta. Un orologio deve creare un’emozione e LIGURE lo fa. Ci sono molti italiani che vivono in America che ordinano LIGURE online da noi, il Marchio ricorda loro il paese natale.

D: Siete un Marchio di nicchia, ma esportate anche all’estero, come avete scelto la distribuzione? R: Un buon amico olandese mi ha messo in contatto con un imprenditore proprietario di orologio.it, Rob Versteeg. E’ sposato con un’italiana e gli chiesi cosa pensasse dei nostri orologi. Ne fu così entusiasta che li acquistò subito. Ora li vende online in 10 Nazioni. Nei Paesi Bassi, Germania e Belgio invece, sono venduti nelle gioiellerie più specializzate. Adesso voglio trovare gioiellieri italiani che abbraccino il nostro prodotto. 

D: Quando saranno disponibili le novità alle quali state lavorando? R: Olivo LIGURE viene lanciato sul mercato in questo mese (Dicembre 2023 n.d.r.). Ha il bracciale in acciaio inossidabile o in acciaio nero DLC (non usiamo PVD). L’anno prossimo vorremmo uscire sul mercato con un LIGURE in edizione limitata con la cassa in oro rosa (48 gr), ma la creatività di mia moglie può sempre stupire.

D. Il vostro è un orologio elegante con un aspetto sportivo e una sua personalità, lo definite Gentleman Diver. Vivendo in Italia dia molti anni, pensate che ciò abbia favorito l’evoluzione degli orologi sotto un profilo estetico? R. Sì, assolutamente sì! La cassa a “cushion” ha una linea ammorbidita; gli indici sono applicati sul quadrante, c’è una piccola linea rossa e poi l’uso giocoso del colore. Abbiamo cercato di riflettere il raffinato gusto italiano per lo stile e il dettaglio in ogni cosa, anche nei colori dei cinturini abbinati ai quadranti e con due colori, uno sopra e uno per l’interno. Si può davvero dire che gli orologi LIGURE siano un omaggio alla Liguria, e all’Italia in particolare. Ecco perché abbiamo scelto questo nome. Viviamo qui da tredici anni. Questo Paese ci ha dato tanto. Nostro figlio è andato a scuola qui, i nostri amici sono italiani, i nostri cuori sono per metà italiani”.

Come sempre chiudiamo così: D. Vorresti aggiungere qualcosa e, soprattutto, c’è qualche rimpianto? R. No per la prima parte e per il rimpianto penso sia un mezzo per rendersi infelici; non rimpiangiamo nulla. Se fai qualcosa con il cuore, non c’è spazio per i rimpianti. Siamo orgogliosi di restituire qualcosa a questo bellissimo paese. Può sembrare strano, ma portiamo un pezzo d’Italia al polso degli appassionati di orologi di tutto il mondo. Mi piace pensarlo. Siamo strani, diversi, ma seguiamo la nostra strada. Loek proviene da un ambiente aziendale dove tutto è focalizzato su numeri alti, margini elevati e variazioni nelle collezioni. Questo non possiamo e non vogliamo farlo, LIGURE deve rimanere speciale e piccola. Siamo un’orchestra di tre persone che suonano tutti gli strumenti. La cosa più importante è raggiungere le persone a cui piace la nostra musica. Mi piace pensare che se Mozart dovesse comprare un orologio, sceglierebbe un LIGURE.

Un imprenditore filosofo dunque, con un Marchio che mi aveva incuriosito al primo Watches of Italy e iscrivendosi poi al G.P.H.G. 2022, dove meritava miglior fortuna. Quindi auguri a questi tre coraggiosi appassionati”, pubblicando anche i nuovi Olivo LIGURE, in attesa di conoscere le novità del 2024.