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Addio Tito Stagno

Lo storico giornalista RAI, che nel 1969 nella diretta con Houston aveva dato, una manciata di secondi prima del corrispondente in America, l’annuncio dell’allunaggio, ha sempre avuto un posto speciale nei nostri ricordi.

Remembering when we hosted iconic RAI journalist in the 70s when our newspaper Il Kuerc was promoting Valtellina World Ski Championship.

Non solo per quello che l’impresa USA aveva rappresentato, ma anche perché da allora il rapporto degli orologi con la luna è cresciuto a dismisura e la fama dello Speedmaster dopo oltre mezzo secolo non accenna a diminuire. Per questo ci uniamo al lutto della famiglia e della RAI con un nostro ricordo. Erano gli anni ’70 e Disma Sutti direttore responsabile del giornale Il Kuerc, che avevamo fondato a Bormio, aveva lanciato l’idea dei Mondiali in Valtellina. Avere ospite un giornalista del calibro di Tito Stagno, mostrargli le nuove piste, parlargli delle aspettative del comprensorio, era nei nostri piani e così un pomeriggio andammo con la nostra BMW 2500 a prendere in Corso Sempione, Tito Stagno e la moglie; poco prima di Lecco però il nostro ospite si lamentò del mal di testa, dicendo che era molto stanco, brutto inizio per arrivare sino a Bormio, circa tre ore (se non si incontravano nei punti strategici dei sorpassi i TIR della Levissima). Fummo fortunati e arrivammo in tempo per la cena all’Hotel Europa dove Maurizio Gandolfi aveva preparato un magnifico menu valtellinese: una serie di antipasti, pizzoccheri, sciatt e a quel punto Maurizio arriva in sala e chiede se era tutto OK, “Certo – risponde Stagno ammiccando – ma adesso qual è il menù?” E Gandolfi, senza scomporsi: da dove ricomincio? Lo sketch finisce in una risata generale e l’indomani il nostro ospite prova le piste Bormine e se ne entusiasma. Grazie, grande collega, per il supporto che hai dato alla nostra idea dei Mondiali 1983.

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