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Breitling e i piloti della P.A.N.

A Milano Breitling Italia ha organizzato un evento per consegnare ai piloti della P.A.N. – la Pattuglia Acrobatica Nazionale – l’Emergency II. La notizia di cronaca potrebbe finire qui, ma noi amiamo la storia e oltre all’attualità torniamo volentieri indietro nel tempo.

Breitling Italia event in Milano: P.A.N. pilots received Breitling Emergency 2 kit; this watch born in 1995 and afterwards modified in 2013, saved in 20 years 40.000 persons (but in 1988 we saw the very first one, today we’ld called him a Concept watch, never produced because of some problems).

 

Jean-Paul Girardin Vicepresidente Breitling, ha riassunto brevemente le caratteristiche di questo orologio della “sopravvivenza”, che dal 1995 a oggi ha salvato 40.000 persone, grazie ai segnali radio emessi dall’antenna incorporata e sullo schermo abbiamo visto l’emozionante avventura di un salvataggio. Sulla data 1995 però avevamo dei dubbi, anche se era impossibile uno sbaglio.

L'articolo pubblicato da POLSO nel 1988

Però nel 1988 eravamo alla Fiera di Basilea dove Breitling aveva presentato il primo Emergency, anzi come potremmo dire oggi l’Emergency 0 o addirittura il Concept Emergency.

I giornalisti sono famosi per le imprecisioni e la memoria può fare difetto. A conferenza conclusa abbiamo mostrato la pagina di POLSO n°5, giugno 1988 (foto a lato) al Vicepresidente che è scoppiato a ridere. “Certo – ha detto – ma quell’orologio non è mai entrato in produzione, il sistema non era sufficientemente sicuro, così gli studi sono andati avanti e nel 1995 è nato Emergency un orologio veramente affidabile”.

 

Il Vicepresidente Breitling Jean Paul G e il Ten.Co.Jan Slangen con il kit di Energency II

Jean Paul Girardin e il Comandante Jan Slangen con il kit di Energency II

Quando Ernest Schneider nei primi anni ’80 acquistò Breitling, tra i suoi desideri c’era anche quello di realizzare un cronografo per la P.A.N. e nel 1983 nacque un modello che sul quadrante nero aveva il simbolo delle Frecce Tricolori e la sigla P.A.N. Siamo arrivati al 2016 e anche sull’Emergency II, consegnato agli undici piloti da Jean Paul Girardin e da Patrizia Aste AD di Breitling Italia, c’è il logo della Pattuglia.

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Queste le caratteristiche di Emergency II, che ha affiancato alla frequenza 121,5 MHz del primo Emergency anche la 406 MHz. Il localizzatore con antenne rapidamente esstraibili si avvale di un sistema ideato da Breitling per trasmettere alternatamente su entrambe le frequenze. La trasmissione del segnale a 121,5 MHz (0,75″) avviene ogni 2,25″, con frequenza 406 MHz (0,44″) ogni 50″ e l’autonomia è di 24 ore; la batteria ricaricabile periodicamente viene testata da un caricatore compreso nel kit; la copertura varia a seconda del terreno sul quale si trova l’orologio, da una montagna arriva sino a 400 Km; la temperatura di funzionamento va da -20°C a + 55°C. Il segnale viene captato dai satelliti, ritrasmesso alle stazioni e poi ai mezzi di soccorso. L’Emergency II è un cronografo (1/100″), count-down, 2° fuso orario, ha l’indicatore esaurimento pila; la cassa ø 51 mm è in titanio anche DLC  (come quelli consegnati alla P.A.N.), la lunetta è girevole bidirezionale, il movimento è il Calibro Breitling 76 Superquartz termocompensato con indicazione analogica e digitale.

La passerella aera sopra i tetti della galleria dalla Penthouse

Milano. La passerella sulla Galleria Vittorio Emanuele

Lasciata la Seven Stars Galleria del TownHouse Hotel, dove si era svolta la cerimonia della consegna degli orologi, ci aspettava una sorpresa. Una passeggiata sui tetti a fianco della Galleria Vittorio Emanuele II ci ha portato al Duomo 21 Terrace, l’elegante bar con la terrazza affacciata su piazza del Duomo. La passerella, a poche decine di metri dalla Madonnina, è stata aperta al pubblico per l’Expo (il biglietto costa 12 Euro ma li vale tutti e per la Milancard c’è uno sconto).

Gli undici piloti sulla terrazza di Duomo 21, a pochi metri dal Duomo

Foto di gruppo al Duomo 21 Terrace

Infine ci sono state le interviste al Comandante della Pattuglia e forse il Ten. Col. Jan Slangen (nostante il nome è nato a Roma da padre olandese e madre italiana) da noi si aspettava domande diverse.

D: Qual è stato il suo primo orologio? R. Un regalo di mio nonno, non voglio fare pubblicità ai Marchi, ma sul quadrante aveva il simbolo delle Frecce.

D: Quale il primo comprato con i suoi soldi? R: In seguito ho fatto a mia volta un regalo al nonno, sapevo cosa gli piaceva … (qui il comandante ha fatto una breve pausa diplomatica, poi sollecitato da noi – diritto di cronaca – ha concluso) … il Portoghese di IWC.

D: Ha mai regalato un orologio a una donna? Riposta secca e immediata: NO (e il nostro commento a caldo è stato: vergogna, provocando una risatina)

D: Cosa è per lei un orologio? R:Uno strumento indispensabile con il quale lavoro e che deve fare qualcosa di più oltre a segnare l’ora esatta. Ne rispetto l’estetica, che si lega a diversi momenti o abbigliamenti, ma per me la bellezza di un orologio sta nella sua tecnica, nel movimento, con gli elementi delle complicazioni che si comportano come il Team delle Frecce Tricolori per fare un gioco di squadra (qui apriamo una parentesi, perché probabilmente pochi sanno che quando il 4 novembre gli aerei passano sull’Altare della Patria a Roma con la fumata del Tricolore, il loro comandante li guida da terra; il passaggio deve avvenire nel momento in cui il Presidente della Repubblica tocca la corona di alloro, magari una frazione di secondo dopo, mai prima e qui entra in gioco l’orologio come strumento professionale; per un jet un secondo equivale a 250 metri di percorso).

D: E’ difficile comandare i suoi piloti? R: Comandare va inteso in senso ampio, un comandante deve avere una visione globale del Team, dare consigli quando richiesto, tenere conto di ciò che dicono i piloti perché solo con un perfetto gioco di squadra si ottengono i risultati voluti.

Dopo una luna carriera e molte specializzazioni, anche se ha da poco passato i quarant’anni, Slangen guida la formazione delle Frecce Tricolori dal 2012 e ha preso parte, con diversi ruoli, a oltre 200 esibizioni in tutto il mondo. E per rendersi conto che i risultati sono eccezionali basta aver visto almeno una volta l’esibizione della P.A.N. motivo di orgoglio per tutti gli italiani.

 

 

 

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