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Baselworld 2015: il Palace? una boutique

Il Palace accoglie il visitatore con l’atmosfera più tradizionale dell’orologeria, è come entrare in una boutique dove oltre 20 Marchi offrono orologi speciali. Le altre Hallen sembrano grandi magazzini, per quanto importanti e maestosi, come per esempio Harrods, Wako, Galeries Lafayette anche se con il fascino di storiche Maison.

Palace is like a boutique where more thant 20 Brands offer special watches, to day we are writing about some of them. In our opinion other Hallen seems Wako, Harrods, Galeries Lafayette, even having important and historical Brands.

 

Abbiamo fatto una mini indagine su questa tensostruttura e la maggior parte degli interlocutori ha commentato “ah, dove espongono Claret e altri piccole aziende di maestri orologiai”.  Onore quindi al merito di Christophe Claret (che tanto piccolo non è) con i suoi incredibili e pluripremiati orologi. Nel 2015 dopo le anteprima svelate in gennaio, è arrivato Allegro a completare, almeno per ora, la passione di Claret per la musica. Questa Ripetizione minuti in oro rosso, bianco o titanio antracite (ø 45 mm) con soneria a cattedrale (i timbri circondano due vole il movimento) è anche un GMT con indicatore giorno/notte, grande datario, piccoli secondi e ha un movimento totalmente nuovo; la prima RM di Claret risale al 1989. Il bariletto ha una sola molla e assicura 60 ore di carica, da un’apertura nella parte inferiore del quadrante si vede il rastrello; i due martelli. la ruota del bilanciere a quattro bracci, con viti svasate e il bilanciere a inerzia variabile sono visibili dal fondo in vetro zaffiro.

christophe claret allegro

Christophe Claret Allegro Ripetizione Minuti in oro rosso

MB&F da dieci anni stupisce per la creatività sua e dei colleghi della compagine orologiera. Molti hanno un amico immaginario (forse il più famoso è il cinematografico Harvey) forse anche Max Büsser ne aveva uno che ha riprodotto in Melchior, robot-scultura-orologio per L’Epèe. La storica Marca, nota per le pendole, ha progettato e realizzato il movimento in house: riserva di carica 40 gg, con chiave a bussola quadrata; 5 bariletti in serie, 50 rubini; Melchior misura cm 30,3×21,7; ha ore saltanti e minuti a scorrimento da due dischi, secondi a retrograde con funzione flyback a intervalli di 20″, indicazione riserva di carica e quadrante sull’addome. Infine una spiegazione del nome scelto da Max, nulla a che vedere con i Re Magi, nella famiglia Büsser da secoli il primogenito si chiamava Melchior o Balthazar, il nonno di Max, odiando il nome impostogli, si faceva chiamare Max e per fortuna questo cambiò la tradizione. Come orologio da polso inviece MB&F ha presentato la Final Edition dell’HM3 MegaWind che gioca sul contrasto cromatico: cassa in oro trattato PVD nero, rotore in oro e titanio brunito, Super-Luminova verde, movimento automatico progettato da Jean-Marc Wiederrecht/Agenhor, organo regolatore e ruotismi Sowind.

Melchior pendola-Robot, Max Büsser, FInal Edition

Melchior pendola-robot per l’Epée, Max Busser, Final Edition HM3

Vincent Perriard accanto allo Skull, ha presentato la sua più recente creazione, HYT 3; con lui hanno dato minuziose spiegazioni anche un orologiaio del team di Giulio Papi e un docente universitario di fisica; non è facile rendersi conto del funzionamento degli HYT, ma è bello guardare i ruotismi mossi da fluidi colorati. L’ultimo ha la visualizzazione lineare dell’ora, non ha lancette ma un quadrante a 4 lati che ruota e consente di vedere le 24 ore, su ognuno dei lati una scala graduata di 6 ore, al termine di questo tempo il testimone delle ore compie un movimento retrogrado e il quadrante fa un salto orario con una rotazione controllata; anche i minuti sono a retrograde. L’edizione con cassa in titanio e platino è limitata a 25 esemplari, movimento manuale, 21.600 A/h, doppio bariletto, ponti in titanio, il quadrante delle ore è in alluminio, quello dei minuti in vetro zaffiro.

La conferenza stampa di HYT e il nuovo H3

La conferenza stampa di HYT al Palace e il nuovo HYT3

Per Manufacture Royal Eric Giroud ha disegnato  il 1770 (cifra che ricorda l’anno di fondazione della prima Manufacture), un tourbillon volant con quadrante ajouré, indicazione riserva di carica e, nel movimento manuale, componenti in silicio. Louis Moinet ha allestito uno spazio con molti elementi che ricordano l’orologiaio francese inventore del cronografo, del quale i nuovi segnatempo mantengono alcuni dettagli, come per esempio i pulsanti. Un atteso ritorno è stato quello di Angelus;  gli appassionati dei Panerai ricordano bene questa Marca perché un tempo molti movimenti dell’azienda fiorentina erano Angelus. Dopo le vicissitudini del quarzo la Marca ha continuato con andamento alterno, da pochissimo è stata acquisita da La Joux-Perret, grande atelier di movimenti (che da alcuni anni appartiene a Citizen); il Tourbillon U10 Lumière a carica manuale, cassa in acciaio inossidabile BO-988, 62,75 x 38 mm, ha richiesto 4 anni di studio; oltre a ore e minuti ha i secondi morti e l’indicatore della riserva di carica lineare; dei 7 vetri zaffiro bisellati, 4 danno al tourbillon volant un aspetto tridimensionale. Nello stand dell’inglese Bremont c’era il divieto di dare materiale dell’orologio fatto per la Jaguar E Type e la signorina si è mostrata molto stupita che soloPolso l’avesse già pubblicato, i contratti esclusivi di nomi e modelli spesso sono indecifrabili…

man royale, angelus, l moinet e bremont

Manufacture Royale, il tourbillon U10 di Angelus, particolare dello stand di Louis Moine tra pendole e Tasca, da Bremont ruotismi in primo piano per mantenere in carica gli automatici

Claude Meylan ha presentato il Lac de Joux, un carica manuale, scheletrato con cassa in acciaio e platina e ponti bicolori. Ressence Type 1 e 3 sono orologi più che originali, ideati non da un maestro orologiaio ma da un designer, Benoit Minitiens; solo in parte usufruiscono dell’automatico ETA, infatti i quadranti sussidiari traggono il movimento da componenti magnetici. Un paio di anni or sono il giovane belga ha ideato un nuovo modo di leggere il tempo, così è nato il Type 1 con dischi ruotanti e senza lancette; il quadrante principale indica i minuti gli altri, sussidiari, lo fanno per ore, secondi e giorno della settimana, non c’è corona, la carica viene data dal fondello. Il Type 3 è più complesso, per correggere la data la rotazionedel fondo è antioraria e la struttura usufruisce di fluidi in comparti stagni, l’illuminazione è speciale. Kerbedanz nel Celtic Dog ha portato una complessa simbologia di storia e filosofia, Realizzato in 41 esemplari custodisce un movimento con scappamento a tourbillon di Technotime, 120 ore di riserva di carica, la gabbia del tourbillon fra le 7 e le 8 è in linea con l’asse della corona di carica tra l’1 e le 2 e simbolizza l’alba in funzione del solstizio. Una prima mondiale per Jean Dunant con Shabaka ripetizione minuti con soneria a cattedrale e QP con indicazione su cilindri, il movimento è opera di Christope Claret.

Claude Meylan squelette, Ressance Regulateur, Jean Dunant, Kerkebanx

Claude Meylan squelette, Ressance Regulateur, Jean Dunant Shabaka, Celtic Dog di Kerbedanz

Da Laurent Ferrier un Galet tradizionale con microrotore ma anche un modello femminile dal quadrante in madreperla finemente lavorato. Il DB28GS  di De Bethune è coperto da quattro brevetti, mentre pur riconoscendo la meccanica del DB25 Quetzalcoatl con il serpente che indica le ore con la testa e i minuti con la coda, restiamo della nostra idea: non ci piacciono né i serpenti né i teschi.  Antoine Martin sceglie i calendari perpetui per le sue novità. Di Moritz Grossmann abbiamo messo in rete l’intervista fatta da Lorenzo Sutti a Christine Hutter, Hysek ha festeggiato i dieci anni di Abyss con nuovi modelli. DiMCT Manufacture Contemporaine du Temps abbiamo scritto nelle Anteprima, ci occuperemo poi anche dei Maestri che non siamo riusciti a inserire questa volta.

 

 

 

 

 

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