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Il tempo al FuoriSalone

MILANO FUORISALONE 2014-04-09 11.24.30Gli orologi come complementi di arredo trovano spazio a FieraMilano per il Salone del Mobile, ma nel FuorisSalone che coinvolge la città, anche Marche e concessionari di orologi da polso, scelgono l’occasione per nostrarsi al pubblico internazionale che affolla Milano; ne ricordiamo alcuni in stretto ordine alfabetico; nella foto corso Vittorio Emanuele imbandierato.

 

 

 

AUDEMARS PIGUET: il Royal Oak Offshore è il protagonista quest’anno della produzione della Marca di Le Brassus. A Milano il Museo Bagatti Valsecchi, nell’ambito della mostra “Untold”, ha accolto i più interessanti modelli che hanno segnato i vent’anni di questo cronografo dal look tipicamente maschile; al 21° sono state dedicate invece le sei novità del SIHH 2014 di Ginevra. Tra gli invitati presenti al cocktail anche un calciatore molto amato: Kakà.

 

BROSWAY: una delle sue vetrine in San Babila ha accolto le novità orologiere di primavera.

 

CITIZEN: alla Triennale la scenografia che a Baselworld ha attirato l’attenzione sul suo stand con una cascata luminosa di componenti i movimenti degli orologi, è stata il leit motiv di una sala dedicata all’interpretazione del tempo.

 

salone montblanc eventi aprileMONTBLANC: ha presentato al pubblico italiano le novità del Salone dell’Alta Orologeria a Ginevra in gennaio,  con una rassegna che, in omaggio alla nazione d’origine della Marca, è stata intitolata Weiss-Schwarz/Schwarz-Weiss, allestita all’ultimo piano di un grattacielo di piazza san Babila. In contemporanea sulla vetrina della boutique in Montenapoleone spiccava la sagoma del Monte Bianco che firma con una stella bianca tutti i prodotti; il disegno incorniciava gli orologi esposti.

 

 

NAVA: nel Flagship Store in via Durini ha presentato i curiosi orologi Bottle, con quadrante rotondo in acrilico acetato che, su un inserto, reca impresse sessanta tacche. Ricorda il tipico fondo di una bottiglia, ma segna il tempo con quattro versioni i cui colori sono legati a bottiglie note: Blue Water, Brown Beer, Green Wine e White Spirit.

 

OFFICINE PANERAI: nella boutique in Montenapoleone e nello Spazio Rossana Orlandi, Panta Rei: Il Divenire del Tempo  ideato da Nacho Carbonell ha affiancato gli orologi. Oltre ai modelli da polso la Marca ginevrina ha recentemente realizzato anche orologi da parete, perfetti per studi, abitazioni, oltre che naturalmente, adatti anche a prestigiose imbarcazioni. Non a caso quest’anno Panerai festeggia il suo decennale amore per la vela e le regate.

Panerai i nuovi Wall Clock PAM 582, 283. 584, 585

Panerai i nuovi Wall Clock PAM 582, 283. 584, 585

 

OROLOGERIA SANGALLI: ha allestito nella Galleria della Metropolitana in piazza del Duomo una esposizione di moderni orologi a cucù.

 

Artistique_PFC701-0002400-HA2841-1 copiaPARMIGIANI. In una delle vetrine di Pisa in via Pietro Verri ha esposto un inedito orologio che è stato realizzato in collaborazione con André Salaiva, artista di strada nato in Svezia, ma famoso ovunque; solo dieci gli esemplari di questo Ovale Hebdomadaire in oro giallo a cric a manuale. Sempre nel negozio Pisa in via Pietro Verri un altro omaggio al Salone del Mobile con un orologio a magnetismo terrestre ideato da Divino Pisa negli anni ’50 (ci ripromettiamo di tornare a parlarne) che ha ispirato un pezzo unico, un lampadario di 7.

 

CIMG1072 copiaROCCA 1794: per l’allestimento delle vetrine del negozio in Piazza del Duomo è arrivata la natura con antichi bonsai della Crespi Bonsai, impiegati come sfondo di orologi e gioielli. Opere d’arte in entrambi i casi, a volte collegati anche dalla data di nascita.

 

 

ROLEX – i quattro piani del palazzo di via Montenapoleone, di Pisa Orologerie, sono diventati, grazie alla creatività di 7, un grande schermo sul quale veniva proiettato, scomposto e ricomposto, il viso di un grande architetto: Franco Albini; all’interno della boutique gli orologi da polso più recenti, quelli esposti a Baselworld 2014, a fianco di arredi nati dalla fantasia di Albini e realizzati da Arflex, Cassina, Nemo, Tacchini e Vittorio Bonacina.

la facciata dell'edificio deicata a Franco ALbini

La facciata dell’edificio Rolex dedicata a Franco Albini

 

SISTEM51 Pop Up MilanoSWATCH: acquistato il grande negozio di Lorenzi, storico punto vendita di coltelli e rasoi, il Gruppo orologiero lo ha destinato in aprile alla novità di Swatch. L’automatico che, dopo più di vent’anni, torna a proporre, in versione tecnologicamente inedita, uno Swatch meccanico. Dopo Baselworld 2013 e una vendita limitata alla Svizzera, la presentazione del System51 e la sua vendita in Italia, per quest’anno, sono appannaggio del negozio milanese. Nella foto a lato, l’allestimento interno si riallaccia alla vite, perno del  movimento composto da 51 elementi.

 

VACHERON CONSTANTIN: ha inaugurato il periodo del Fuori Salone con la mostra di 80 fotografie di Tiziana e Gianni Baldizzone, dedicate ai Mestieri d’arte nel mondo; ospitata nella Pinacoteca di Brera la rassegna ha ricordato l’importanza di trasmettere alle generazioni future il savoir-faire artigianale; analoghi eventi sono stati organizzati anche a Londra, Ginevra e Parigi. Qualche giorno più tardi nello spazio che la Marca ginevrina ha all’interno del negozio Pisa, Vacheron Constantin ha allestito una rassegna di orologi squelette, quelli che definisce Ajourées, con i movimenti incisi da abilissimi artigiani; uno dei suoi incisori era al lavoro proprio su uno di questi rari movimenti.

i nuovi Ajourées presentati a Ginevra in gennaio

i nuovi Ajourées presentati a Ginevra in gennaio

VAN CLEEF&ARPELS:  sul tema Fairy Tales ha coinvolto gli studenti della Crative Academy esponendone le creazioni come sfondi di gioielli e orologi nelle vetrine e all’interno della boutique.

Infine ricordiamo anche l’interessante esposizione di design dell’Hong Kong Development Trade Council in Italia. Hong Kong infatti è sempre più importante in fatto di orologi. Molto originale la presentazione ideata da giovani creativi cinesi e italiani, che ha portato i visitatori in una strada di quella città mentre alle pareti si susseguivano immagini che davano la sensazione di trovarsi a migliaia di chilometri lontani da Milano.

Una strada di Hong Kong nel cuore della Triennale e Gian Luca Mirante direttore dell'HTDC di Milano

Una strada di Hong Kong nel cuore della Triennale e Gian Luca Mirante direttore dell’HTDC di Milano

 

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