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El Primero Stratos Spindrift Racing

Senza titoloIl nome è lungo, ma basta dire El Primero per capire che si parla di Zenith. Nel 1963 per i 100 anni, la Manifattura voleva un cronografo speciale, ma con l’evoluzione della tecnologia di allora, la data non fu rispettata e si arrivò al 1969 per avere il cronografo automatico El Primero, primo con la cronografia integrata. Da allora El Primero è sinonimo di Zenith e viceversa.

A very long name, but it’s sufficient to say El Primero to know we mean Zenith. In 1963 it was decided to produce a chronograph for 100° anniversary, but it was impossible to do it and self-winding chronograph El Primero was born in 1969; since then El Primero means Zenith and Zenith El Primero. Now a new version has been produced for Spindrift Racing Team; case ø 45 mm in rose gold-titan or DLC coated steel; rotating bezel, Calibre 4061, column wheel, 262 elements (some in silicium), 31 jewels, 36.000 A/h.

 

Il bel quadrante messo in risalto dalla lunetta

Sul quadrante in fibra di carbonio l’apertura mostra lo scappamento

La versione per il team Spindrift Racing è stata presentata a Milano da Aldo Magada, CEO e presidente di Zenith. Al suo polso un prototipo d’oro, che verrà svelato solo fra qualche mese e che segnerà l’anniversario dei 150 anni. Anche se Zenith, pur avendo modelli d’alta orologeria in tirature limitate, è più attenta al pubblico degli appassionati, vecchi e nuovi, per i quali produce orologi di grande valore tecnico allineato al prezzo richiesto. Magada ha puntualizzato che la cronografia di un movimento meccanico a 1/10 di secondo o a 1/8, è un limite perfetto per leggere facilmente sul quadrante la precisione del movimento a 36.000 A/h; i movimenti Zenith, tutti realizzati in house, sono riservati alle aziende del Gruppo LVMH. Per sapere quali sono basta controllare, per i cronografi, il numero delle A/h: 36.000 le ha solo El Primero.

zen e retro

La versione del cronografo El Primero dedicata allo Spindrift Racing Team

Il nuovo El Primero ha un look molto sportivo e a bordo del Maxi Trimarano classe TP52, che vola letteralmente sulle onde, si trova a suo agio, così come è accaduto nei secoli passati, quando i cronografi da tasca Zenith accompagnavano le esplorazioni più ardite. Può essere scelto nella versione acciaio DLC (quadrante in fibra di carbonio) o in titanio e oro rosa (quadrante nero), cassa ø 45 mm sub m.100; Calibro 4061, 262 componenti (alcuni in silicio), ruota a colonne; lunetta girevole e su quella interna scala telemetrica; quadrante con apertura sullo scappamento, alle 12 su un anello il nome, inciso anche sul rotore scheletrato.

il catamarano

il Maxi Trimarano Oceanico Spindrift 2, lunghezza m.40; fra le vele il Gennaker: mq 440

Dietro a questo gigante del mare c’è lo spirito imprenditoriale di Dona Bertarelli con Yann Guichard (entrambi skipper). Il team, nato nel 2011, ha partecipato quest’anno con lo Spindrift racing 2 a molte regate, il prossimo appuntamento per Yann è il 2 novembre per la Route de Rhum, regata in solitario indetta ogni 4 anni, da Saint Malo a Pointe-à-Pitre (Guadeloupe).

 

 

 

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