
Il più importante sicuramente è Bulgari, da alcuni anni di proprietà del Gruppo LVMH, ma la creatività resta tutta italiana, nell’Ebook n° 3 abbiamo pubblicato il sottilissimo, anzi come vuole il nome scelto, il “Finissimo Tourbillon”. Di seguito pubblichiamo invece una carrellata di marchi in tricolore, quasi tutti equipaggiati con movimenti svizzeri, a volte in esclusiva.
Nelle foto sopra il TCM dedicato al famoso sommergibile Tazzoli e al suo comandante, chiamato “il Corsaro dell’Atlantico”; la cassa è in bronzo marino, sul retro la sagoma del Tazzoli e l’inclinometro espresso in gradi. Il cronografo Montecristo di Locman è equipaggiato con il Calibro SIO/DPch88, un movimento automatico realizzato da SIO in Italia in partnership con DePa Swiss Movements.
Di Gagà Milano abbiamo pubblicato nell’Ebook n° 3 il Tourbillon realizzato in collaborazione con un noto studio svizzero. E ancora i preziosi orologi gioiello di Damiani, Buccellati, quelli dell’orafo romano Zannetti, che a Baselworld ha presentato un modello in acciaio della collezione VItruvian con il quadrante in smalto champlevée, oppure le meraviglie della tecnica orologiera di Vincent Calabrese. Né si possono dimenticare i marchi in licenza o che appartengono al Morellato&Sector Group e quelli legati agli stilisti italiani: da Versace a Gucci, Armani, Fendi, Ferragamo o Tonino Lamborghini.
Parlando invece di persone, in pole position la famiglia Boiocchi per Paul Picot e per Eberhard&Co Barbara Monti, che ha continuato la passione di papà Palmiro per gli orologi. Poi Marzio Villa che, nel Canton Ticino, ha fatto rivivere Cuervo y Sobrinos, marchio di Cuba. A livello manageriale Paolo Marai AD di Timex Group, Michele Sofisti CEO di Gucci Timepieces e del Gruppo Sowind (JeanRichard, ideato da Gino Macaluso, e Girard-Perregaux); Domenico Olivieri CEO di Fendi Timepieces e Gian Riccardo Marini, che fino a metà aprile è stato CEO di Rolex International.
Italiano anche un accessorio, che dalla fine anni ’80 è un must per grandi Marche e per gli appassionati di orologi. La Scatola del Tempo, fondata da Sandro Colarieti, ai primi astucci ha poi affiancato custodie da uno a sei orologi per mantenerne sempre in carica il movimento automatico. Infine vogliamo ricordare anche Anonimo, fondato nel 1993 da Federico Massacesi a Firenze, ma dal 2013 di proprietà di un gruppo internazionale con sede a Ginevra, che promette di continuare nello stile italiano. Probabilmente la Fiera ne ha accolti altri ai quali chiediamo scusa se non li abbiamo citati,