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– 21 a Baselworld: Blancpain

6630-3631-55B_frontI quadranti in smalto Grand Feu sono riservati ai modelli più importanti, quelli che riprendono antiche tradizioni di eleganza e savoir-faire e quando il quadrante è bombato, come in questo Blancpain della collezione Villeret, le difficoltà di realizzazione aumentano.

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La collezione prende il nome dal paese dove è sorta la Manifattura. A Villeret ha vissuto anche l’ultimo dei Blancpain; negli anni ’50 l’azienda fu guidata dal suo braccio destro, una donna energica, che la diresse per qualche anno; sui quadranti apparve a quell’epoca Rayville, quasi un parziale anagramma di Villeret. Per Baselworld 2014 l’anteprima è un sottile automatico in oro rosso.

Blancpain l'automatico della collezione Villeret

Blancpain il nuovo automatico della collezione Villeret

Sul quadrante, tra gli indici III e V e VII e VIII, tono su tono, quasi invisibile, c’è il logo della Marca (JB), firma segreta che un tempo veniva posta come garanzia di autenticità. Persino Abraham-Louis Breguet siglava segretamente i suoi orologi e Cartier la inserisce tuttora in uno degli indici in cifre romane. Il movimento di Manifattura è il Calibro 1335 automatico, 8 gg di carica, decorato a Côtes de Genève, mentre la massa oscillante ha un decoro a nido d’ape. La cassa in oro rosso, ø 43 mm si affianca ai modelli in oro bianco, tradizionali di Blancpain sin dalla sua rinascita alla fine del XX secolo, quando, rilanciata da Biver e Piguet è poi tornata a Swatch Group, erede di quell’ESA nel quale era confluita a metà del secolo.

 

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