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Una mostra itinerante da non perdere

Sabato 21 aprile prende il via in Svizzera una mostra “Reves en trois temps” che coinvolge tre musei degli orologi: il Musée d’horlogerie di Le Locle, Château des Monts (MHL), il Musée international d’horlogerie de La Chaux-de-Fonds (MIH) et il Musée d’art et d’histoire de Neuchâtel (MAHN).

Exhibition “Reves en trois temps” in three Swiss Museum from Aprile 21st to October 28th. Automates and Merveilles Association holded the project in 2015, for the first time these watches are together.

Fil rouge della rassegna automi e orologi antichi restaurati dall’Associazione Automates et Merveilles. che si è fatta carico del progetto partito nel 2015 e  che adesso, per la prima volta, vede esposti insieme tre capolavori appartenenti ai suddetti musei:

Il  restauro della pendola di Pierre Jaquet Droz ha visto all’opera otto artigiani con un lavoro di centinaia di ore

La Pendule à oiseau chantant de stile Retour d’Egypte, con movimento attribuito a  Pierre Jaquet-Droz, è stata acquistata nel 1984 per festeggiare il 25° anniversario del Museo Chateau de Monta, una vera bomboniera che oltre agli orologi ha conservato ancora l’arredamento di quando era una villa padronale..

Il planetario di Ducommun (ø cm120)  e un patibolare del suo movimento, cinque gli artigiani coinvolti nel restauro

Le planétaire de François Ducommun (1817) è conservato al MIH di La Chaux de Fonds dal 1909, oltre a Ducommun va ricordata anche l’opera del pittore Charles-Samuel Girardet che ha dipinto stelle e pianeti sul globo che contiene il segnatempo.

Infine l’imponente Horloge astronomiche, (h. 219 cm.) firmato Albert Billeter (1840) che già allora cercava la massima precisione orologiera,

Tra l’altro questo pendolo da muro mostra l’equazione del tempo, il calendario completo, il tempo medio e quello civile, i segni dello zodiaco. I secondi con lancetta al centro sono indicati da placchette in smalto lungo l’esterno del quadrante.

Due i restauratori coinvolti e anche qui il lavoro ha comportato un impegno di centinaia di ore.

Nel delicato lavoro di restauro sono stati coinvolti oltre ai maestri orologiai e a tutti gli esperti delle discipline che compongono il settore Art et Métiers legato agli orologi, anche gli allievi dell’istiuto CIFOM-ET, ai quali è stato affidato il compito di ricostruire le catene a 4 maglie della Pendule a oiseu chanteur di Pierre Jaquet-Droz, riprendendone l’antica tecnica.

Questo il calendario delle mostre: a Le Locle MHL dal 21 Aprile al 17 Giugno, a La Chaux-de-Fonds al MIH dal 26 giugno al 26 agosto e al MAHN dal 4 settembre al 28 ottobre. Dopo questa data ogni esemplare tornerà nel suo Museo. L’Associazione Automates et Merveilles ha anche fatto realizzare un film sulle varie tappe del restauro e pubblica un cofanetto con 4 volumi, tre con studi storici e schede tecniche sono dedicati ai capolavori restaurati mentre il quarto è un DVD .

 

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