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Tudor e il Giappone

Quando nel 1926 Henry Wilsdorf affiancò ai Rolex gli orologi Tudor per proporre orologi di qualità, ma con prezzi più abbordabile, aveva già in mente una distribuzione mondiale.

Hans Wilsdorf wanted for Tudor watches born in 1926, a worldwide diffusion which began three years later with Tudor Montres SA. Now after Europe, Australia, America and China it’s time to reach Japan with iconic collections.

Dopo i mercati europei, australiani e canadesi, tre anni più tardi, costituita la MontreS Tudor SA arrivarono quelli americani e asiatici. Negli anni Duemila fu la volta delle aperture strategiche in Cina, Hong Kong, nel Regno Unito, USA e Corea.

Adesso arriva il Giappone dove il marchio ginevrino collabora con negozi po-up e permanenti a Tokyo e Osaka per spingersi poi a Nagoya e Sapporo con rivenditori importanti tra i quali Isetan, Daimaru, Takashimaya, Hankyu Umeda, Matsuzakaya e Mitsukoshi. Nella foto sopra alcuni dei più recenti modelli subacquei.

Nel prossimo settembre inoltre  il Giappone ospita la Coppa del Mondo di Rugby e l’evento, di cui Tudor è orologio ufficiale, sarà un ulteriore motivo per rinsaldare i legami con il pubblico.

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