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Favre Leuba news

La storia di Favre Leuba inizia 288 anni or sono: nel 1737 Abraham Favre era un giovanissimo orologiaio a Le Locle dove fu autorizzato ad aprire il suo atelier.

In 1717 a very young watchmaker, Abraham-Favre was working in Le Locle where he opened his atelier in 1737.

Le generazioni seguenti ampliarono l’attività; nel 1820 Henry Augustus Favre aveva già viaggiato non solo in Europa, ma anche in Brasile e in Cina; nel 1865 Fritz Favre riuscì a vendere la sua produzione anche in India. In seguito Henri Favre (figlio di Henri) che nel 1908 prese il timone dell’impresa nella quale si erano uniti i discendenti di Favre e quelli del negoziante Leuba), riuscì a superare i due conflitti mondiali e nel 1962 la Favre-Leuba lanciò il Bivouac primo orologio meccanico con barometro aneroide per altimetria e misurazione della pressione atmosferica. A fine Novecento la storia, se ben ricordiamo, si fa un po’ confusa; a Baselworld già si parlava della “rinascita” di Favre-Leuba e i Media erano stati invitati a vedere la nuova produzione.

Comunque sia, oggi ci occupiamo dei nuovi Favre-Leuba Diver, presentati da Patrick Hoffman CEO della Marca svizzera, che esteticamente riprendono le linee di un Diver anni Settanta con cassa a cuscino in acciaio inossidabile, ø 40 mm, e sono disponibili nella collezione Chief con quadranti neri, verdi, blu ai quali si è aggiunto nel 2025 il Royal Purple. Il movimento è il Calibro automatico FLD03, realizzato in collaborazione con La Joux-Perret (A/h 28.800, rubini 24 e 68 ore di carica, visibile dal fondo in vetro zaffiro e accuratamente decorato). Cinturini FKM in gomma o bracciale facilmente sostituibili.

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