Spolverando virtualmente il cassetto dei ricordi e realmente le collezioni di Orologi da POLSO, ecco le date degli orologi prodotti da Corum, un breve curriculum di René Bannhart e alcune curiosità.
Dusting off the drawer of memories virtually and the real collection of Orologi da POLSO magazine, we are publishing René Bannwart profile, Corum dates and peculiar curiosities from the past.


Nel 1994 con il collega e marito Disma Sutti abbiamo intervistato Christophe Claret, nel suo studio a La Chaux-de-Fonds; questo eccezionale maestro orologiaio al quale si devono numerosi movimenti di successo, a partire dai solotempo sino alle più ardite complicazioni, aveva ideato e realizzato (nella Claret S.A.) un movimento con un Tourbillon di nuova concezione, dotandolo anche della Ripetizione Minuti, per un prezioso orologio che Corum aveva pensato di produrre già nel 1992.

Il Premio The Best, ideato dall’editore di Orologi da POLSO proseguì, dopo il 1996 per alcuni anni; veniva assegnato dalla giuria composta dalle riviste del network pubblicate in Italia, Francia, Inghilterra, Portogallo, Stati Uniti, Giappone e premiava le Case per le categorie: casse, quadranti, bracciali e movimenti anche sotto il profilo del design. Nel 1996 ho consegnato il premio per i quadranti al designer Stefano Milello intervenuto in rappresentanza di Corum (da dx in alto seconda foto). Questi i premiati, da sx a destra foto in alto: Maurizio Mazzocchi di Swatch Group in rappresentanza di Blancpain premiato da G.Girdvainis (U.S.); Angelo Bonati riceve il premio dal direttore della rivista giapponese; Karl.H.Pfeifer e il direttore giapponese che nella foto a destra premia Girard-Perregax rappresentato dal direttore Marketing; Didier Brodbeck (Francia) premia Hannes A.Pantli di IWC; Stefano Milello e Elena Introna; il trofeo consegnato dal direttore giapponese a Henry J.Belmont di JLC per il movimento. Sotto G.Grollo direttore Marketing Audemars Piguet Italia e E.Introna; Rolf Schnyder presidente Ulysse Nardin e Didier Brodbeck. Nella colonna a sinistra, sotto la foto dell’editore Eugenio Zigliotto ideatore del Premio, Elena Introna consegna il trofeo a M.Mazzocchi Omega per i movimenti elettronici; J.Gourney (Inghilterra) premia il General Manager di Seiko; il vice Presidente di Breitling premiato da G.Girdvainis; J.Gourney premia per i bracciali Philippe Stern proprietario di Patek Philippe; Michel Ferracani, direttore Marketing Piaget premiato dal responsabile del Giappone e nell’ultima foto Guillaume Seynes direttore Commerciale Hermès e Didier Brodbeck (Francia).
Completiamo questi ricordi di una trentina di anni or sono, con l’elenco delle novità che ogni anno venivano realizzate da Corum nello stabilimento dell’azienda a La Chaux-de Fonds; lo aveva redatto Valeria Garavani e in parte lo abbiamo ripreso: 1957/Golden Tube cilindrico in oro; 1958/Chinese Hat (cappello cinese in oro e dimensioni lady); 1960/America’s Cup: la prima versione con cassa quadrata che sul retro aveva l’incisione della Coppa, fu disegnata dal figlio di René, Jean-Renè Bannwart, che nel 1987 diventò direttore di Corum; 1964/Coin Watch (all’interno di una moneta d’oro da 20 dollari un calibro a carica manuale sottilissimo; 1965/la linea Buckingham con la cassa in dimensioni più grandi del solito; 1966/Romulus: oltre al nome in latino gli indici sulla lunetta sono in numeri romani; 1970 il primo modello della serie Feather che sul quadrante ha una vera piuma di pavone; 1976 il Rolls Royce per la prima volta Corum collaborava ufficialmente con un marchio di automobili, la cassa ha la forma del radiatore con la statuetta dello Spirito dell’Estasi. Negli anni ‘80 il Golden Bridge (nel 1977, alla Fiera svizzera delle invenzioni, la medaglia d’oro fu assegnato a Vincent Calabrese per il prototipo dell’orologio, che aveva inventato e realizzato, con il movimento racchiuso in una cassa in vero zaffiro; Corum ne acquistò i diritti e lo commercializzò dopo tre anni; nel contratto era specificato che ogni orologio prodotto doveva avere un preciso riferimento a V.Calabrese che lo aveva ideato e Corum, sebbene obtorto collo dovette applicarlo; una presentazione negli ultimi anni fu quella in cui il Golden Bridge automatico fu presentato all’estero da Antonio Calce e c’era anche Vincente Calabrese); 1983 l’Admiral’s Cup fu ridisegnato, accettando il suggerimento del distributore Corum in Italia: le bandierine nautiche diventarono gli indici e la versione è tuttora in catalogo; 1986 il nuovo orologio con quadrante in meteorite e non uno qualsiasi, ma quello scoperto dall’esploratore Robert E. Peary; 1993/ Admiral’s Cup Tides, orologio da regata il cui calibro CO277 fa conoscere il ciclo lunare, il tempo delle maree, la loro forza, una stima dei livelli dell’acqua e la forza delle correnti; 1997 fu chiesto il brevetto per l’orologio Tabogan che si trasformava da orologio da polso in orologio verticale da tavolo.
Infine negli anni 2000 Corum, acquistata da Severin Wundermann, propose ancora orologi Moneta; il Bubble gum, e il Tabogan che aveva ottenuto il brevetto. Nel 2007 nuovo CEO di Corum fu Antonio Calce. Nel 2013, come abbiamo pubblicato il 25 Settembre, Corum fu acquistata dai cinesi e Calce continuò a dirigerla. L’impresa di Le Locle tornò totalmente svizzera solo nel 2025.
RENE BANNWART (nato a Zurigo nel 1915, morto a La Chaux-de-Fonds nel 2010) frequentò la scuola di business a Ginevra e a 18 anni andò a lavorare da Patek Philippe; nel 1940 si strasferì a Bienne e a 25 anni diventò il primo capo del dipartimento delle creazioni Omega. Nel 1946 fu al centro dei piani di espansione di Omega creando molte delle collezioni più famose; è stato responsabile del progetto Cosmic Moon Phase, ha progettato i primi Constellation ai quali ha impresso uno stile moderno tuttora ammirato. In un certo senso è suo anche il Seamaster e spieghiamo il perché: il direttore commerciale di Omega, Adolph Valat, voleva un orologio sportivo, robusto e resistente all’acqua e Bannwart iniziò ad occuparsene; Valat impaziente gli chiese un giorno a che punto fosse arrivato e Bannwart rispose che non era ancora soddisfatto del risultato, l’altro insistette per vedere i disegni e dichiarò che erano proprio quello che voleva e decise di avviare l’orologio alla produzione.
Nella foto René Bannwart allora quarantenne, fu chiamato dallo zio Gastone Reis e insieme fondarono Corum (ne abbiamo pubblicato la storia il 25 Settembre) portando questa impresa ai massimi livelli per la creatività di ogni collezione.
Infine ricordiamo che nel 2000 Bannwart ricevette il premio Gaia del Museo Internazionale dell’Orologeria a LaChaux-de-Fonds, proprio nella categoria “Artigianato e Creazione”.




