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Riflessioni: donne orologiaie

Il primo nome che viene in mente è quello di Carole Forestier Kasapi, oggi responsabile della creazione dei TAG Heuer, dopo aver ideeato per molti anni le complicazioni dei Cartier e, agli inizi, ideatrice del Freak di Ulysse Nardin (che poi tutti attribuirono a Ludwig Oechslin, a quei tempi l’orologeria era ancora predominio maschile e le donne venivano apprezzate soprattutto per la pazienza nelle varie operazioni di controllo).

Brothers and sisters in watchmaking. Will be a lady next Audemars Piguet CEO?

Oggi il mondo è cambiato e nel menagement di diverse aziende orologiere troviamo delle donne, da CEO a responsabili del Marketing e così via. E non è un caso se, anche per Audemars Piguet, potrebbe essere una donna a sostituire i dimissionario François-Henry Bennahmias. Ieri per gli Horological Brothers ho scritto che erano gli unici fratelli in orologeria, ma c’è un altro esempio da ricordare, Madame Carole – se non sbaglio – ha un fratello orologiaio che, con buona pace del “genere” oggi così attuale, non è all’altezza della sorella.

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