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Jaeger-LeCoultre news

Stiamo entrando nella brutta stagione, ma diversi Marchi stanno presentando le novità 2020 in fatto di Diver; forse perché non saranno disponibili subito nei negozi, non pensiamo infatti si rivolgano a chi può permettersi di andare dall’altra parte del pianeta, inseguendo la bella stagione.

Autum has arrived and Winter is coming but Diver watches have been unveiled just in these days, Jaeger-LeCoultre is the last one with Polaris Mariner Collection unveiling a Date and a Memovox, both w.r. at 30 bar.

Tra le nuove proposte di Jaeger-LeCoultre due Polaris Mariner: un Date e un Memovox (il primo Jaeger-LeCoultre dotato di avvisatore acustico per i subacquei risale alla fine degli anni 50) entrambi con cassa w.r. a 30 bar, vale a dire 300 metri.

Jaeger-LeCoultre Polaris Mariner Memovox, sotto il Date, entrambi automatici, cassa ø 42 mm.

Fil rouge per entrambi i modelli un bel quadrante blu sfumato con finiture soleil, grené e opaline e il fondo aperto per ammirare i movimenti. Per entrambi poi la lunetta girevole interna unidirezionale e la cassa in acciaio inossidabile ø 42 mm con analogo bracciale. Le corone sono due nel Date e tre nel Memovox, Per il Date sono quelle tradizionali degli orologi da immersione del tipo Super Compresssor (quella superiore a ore 2 regola la lunetta interna, quella a ore 4 serve per data e regolazione dell’ora). Nel Memovox invece quella a ore 2 serve per il controllo della suoneria (basta ruotare il disco centrale e posizionare il puntatore triangolare sull’ora voluta perché la sveglia venga attivata), quella alle 3 aziona la lunetta interna di immersione e quella alle 4 regola l’ora.

In quanto ai movimenti di Manifattura a carica automatica, il Memovox è equipaggiato con il Calibro 956, mentre il Date custodisce il Calibro 899, il primo con autonomia di 45 ore, il secondo di 70 grazie a innovative soluzioni adottate dai tecnici della Casa, che hanno dovuto rivedere il meccanismo del rintocco, lanciato nel 2008, fissando il gong a lato della cassa; il suono resta comunque quello a campanella, che ha sempre fatto parte del fascino dei Memovox, il rotore traforato in metallo pesante consente la visibilità degli elementi e concorre alla propagazione del suono. Risalendo al passato ricordiamo che nel 1959, Jaeger-LeCoultre realizzò un movimento automatico Memovox per avvertire con un segnale sonoro il subacqueo che risaliva in superficie, mentre nel 1968, il Memovox Polaris fu dotato di una lunetta girevole interna, di una suoneria, nonché di un fondello a tre strati per una migliore trasmissione del suono.

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