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Il potere di un nome

Ci sono nomi che sull’immaginario collettivo agiscono da calamita, poco importa se propongono oggetti esclusivamente da sogno.

Some Brands are real magnetic all over the world; in our oipinion Rolex, Patek Philippe, Panerai and Hublot for different reasons. Every time we write about them there are many-e mail and click online also critic, mainly because we don’t write the pricee. Well, here how much Patek Philippe Ref.6301P cost.

Anzi proprio questa è una delle atout che fa presa sul pubblico, oltre ovviamente alle caratteristiche tecniche che affascinano la razionalità degli appassionati di auto, orologi o marchi fashion. È una specie di contagio collettivo.che si propaga da una communità all’altra facendo sentire vicine, grazie alla rete, persone che non avrebbero mai auto modo di incontrarsi, vuoi per la lontananza fisica vuoi per quella legata alle disponibilità economiche. Secondo noi in fatto di orologi questi marchi sono Rolex, Patek Philippe, Panerai e Hublot. L’ho sperimentato più volte nella carta stampata: se in  copertina spiccava un quadrante con la tradizionale cordoncino il risultato delle vendite era assicurato;. Ma come si diffondono queste preferenze? Personalmente ho le mie convinzioni, come d’altronde tutti coloro che seguono con passione gli orologi: c’è l’attenzione ai risultati della tecnica, dell’ingegno dell’uomo, un tempo solo orologiaio adesso ingegnere microtecnico (ma comunque sempre una persona dotata di una fervida immaginazione e di un’altrettanto grande curiosità per esplorare i limiti delle conoscenze). Poi c’è la componente estetica legata al gusto soggettivo ed interviene anche il fattore tendenze che spinge ad imitare nelle scelte e nelle preferenze le persone più in vista del momento, infine, ma come dicono gli inglesi last but not least, la pubblicità che sapientemente orchestrata crea l’attesa e la curiosità.

Ciò detto ecco perché se soloPolso pubblica un articolo su Rolex, Patek Philippe, Panerai o Hublot i click e le mail si moltiplicano con nostra soddisfazione anche se spesso arrivano tirate di orecchie, perché non avete scritto questo, perché non quello? Una delle critiche più frequenti è quella del prezzo che non mettiamo e ogni volta rispondiamo che a nessuno viene in mente di chiedere quanto costa il Raffaello visto a Brera per poi acquistarlo, ci si limita ad ammirarlo. Con grande ironia Cocò Chanel diceva che se chiedi il prezzo di un oggetto non puoi permettertelo. Comunque, per la Grande Sonnerie 6301P che abbiamo pubblicato il 10 Novembre facciamo un’eccezione: se avete un milione e 150 mila franchi svizzeri mettetevi in fila perché ci sarà una bella coda nonostante la cifra indicata sia di per sé sufficientemente selettiva…

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