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Simon Baker a St.Imier

The Mentalist, il biondino riccioluto che risolve i gialli televisivi più complicati, è oggi un distinto cinquantenne, appassionato di orologi e la sua recente visita nella sede della Longines è stata particolarmente accurata in tutti i reparti.

The Mentalist, Australian actor, elegance ambassador for Longines was in St.Imier where he spent many hours.

L’attore australiano, ambasciatore dell’eleganza Longines, dopo aver preso parte nel giugno scorso al Prix de Diane Longines 2019 sfoggiando uno degli automatici della collezione Record, ha trascorso recentemente molte ore nella sede di St.Imier.

Un automatico Record certificato COSC, cassa in acciaio o 40 mm e il Prix de Diane a Chantilly

Le molte foto infatti, diffuse al termine dell’incontro (oltre a quella di prammatica vicino all’ever-green presidente e CEO Walter Von Känel) lo ritraggono mentre ammira i movimenti della Maison. A questo proposito ricordiamo che Longines è stato uno dei pochi Marchi (se non l’unico) ad aver raccolto in un volume tutti i calibri realizzati, sin da quando era solo l’atelier di Auguste Agassiz e non si era ancora trasferito sui prati Les Longines, che gli hanno dato il nome, sotto la guida di Ernest Francillon.

Tornando al volume di Patrick Linder “Au coeur d’une vocation industrielle”, fortemente voluto da Walter von Känel, nelle 620 pagine sono illustrati, oltre a una breve storia del Marchio, i movimenti della Longines dal 1832 al 2007, specificandone il primo anno di costruzione e illustrandone non solo le caratteristiche tecniche, ma anche l’ambito nel quale erano stati ideati.

Nella prefazione del libro voluto da von Känel G.Nicolas Hayek Jr scrive “non sono calibri di grandi complicazioni, ma di alta qualità, prodotti industrialmente anche in grandi quantità

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