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Panda, tigri d’autore e altro…

In gennaio al SIHH 2019, Vacheron Constantin ha arricchito la collezione “Mécaniques Sauvages” (modelli unici con il Poinçon de Genève realizzati dal dipartimento Les Cabinotiers che riunisce gli esperti dei Métiers d’Art) con quadranti dedicati alle Tigri e al Panda selvatico, ma concludiamo anche con un quadrante “horror” di un’altra Maison che pure ammiriamo sotto il profilo della tecnologia.

On last January Vacheron Constantin at S.I.H.H. shew new Métiers d’Art watches with tigers or panda on the dial and self-winding movement made in house. But we are publishing also another “horror” dial of a Brand we admire for watches technology.

Le belve dominano i quadranti con incisioni a bassorilievo ramolayè creando luci e ombre con effetto ottico 3D, lo sfondo è composto da intarsi in legni di vari colori. Sono tutti dei capolavori che riproducono una realtà lontana e affascinante.

Gli esclusivi pezzi unici di Vacheron Constantin dedicati alle tigri

La tigre Imperiale in oro bianco o rosa con cassa analoga si staglia sullo sfondo ligneo delle rocce in oro bianco su fondo blu o verde oppure in oro rosa su fondo rosso o bordeaux, quella Maestosa in oro rosa oppure bianco e con cassa analoga, spicca sullo sfondo di foglie gialle o rosse in legno.

Il Panda invece è realizzato con intarsi di decine di essenze di vari alberi. L’abilità dei Maestri della Maison elvetica è riuscita a dargli un’espressione dolce e morbida, propria di questa specie, a dispetto delle rigide tarsie realizzate con minuscoli pezzetti di legno.

Sotto il profilo squisitamente orologiero il calibro automatico 2460 G4, ideato e sviluppato in house, 40 h di carica, A/h28.800, 27 rubini, indica con 4 dischi ore, minuti, giorno e data dalle finestrelle disposte sulla periferia del quadrante ed è custodito nella cassa in oro bianco o rosa ø 41 mm con incisioni sul fondello. Nel cofanetto in ebano uno strumento per la regolazione di ora e data e una lente di ingrandimento per vedere tutti i dettagli. Non ci resta che ammirare questi pezzi unici proprio come ci comporteremmo in un museo di fronte a quadri di grandi autori.

Concludiamo con un altro quadrante visto di recente, quello in titanio del Soonow di HYT che con i fluidi dimostra sempre una grande tecnica, ma che esteticamente, nonostante i 313 perni in oro, sembra evocare un film dell’orrore. D’altro canto ci sono persone che amano queste pellicole e la libertà di scelta è la base della democrazia

Ancora una volta, a costo di essere giudicati inguaribili romantici, apprezziamo la tecnica orologiera in continua evoluzione, ma non l’arte moderna e le sue espressioni arrivate anche sui quadranti.

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