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Anniversari di Christophe Claret

Per Christophe Claret il 2019 è un anno importante, festeggia trent’anni dell’azienda e dieci del suo nome sugli orologi ideati, prodotti e commercializzati, l’Anniversary Watch è Angelico, un nuovo complicato.

2010 ia a very important year for Chrisophe Claret because of a double anniversary, his firm and his Brand: Angelico a new complicated is the Anniversary Watch.

Al Carré des Horlogers del S.I.H.H. Christophe Claret, ha presentato la sua più recente creazione, Angelico, nella foto sopra. È un tourbillon (la cui gabbia in titanio ruota a sei minuti), un saltarello (con ore digitali), ha il doppio fuso orario (visualizzato alle 5 e alle 7, accompagnato dall’indicazione giorno/notte); il movimento è a carica manuale con scappamento a detente e a forza costante (per garantire la massima precisione man mano che la molla del bariletto si svolge e già nel Maestoso del 2014 Claret era riuscito ad evitare alcuni punti deboli del sistema in un orologio da polso, facilmente soggetto a urti e shock); la trasmissione a fusée non ha la tradizionale catena, ma è in nanofibre Dyneema, una fibra sintetica estremamente resistente; inoltre ha l’indicazione della riserva di carica sul quadrante.

Due le versioni di questo orologio con cassa ø 45,5 mm e vetro zaffiro a cupola, in quella in oro rosso c’è un rubino sulla lancetta dei minuti mentre quella in titanio ha uno zaffiro blu; per entrambi la tiratura è limitata a dieci esemplari.

Questa eccezionale opera d’alta orologeria non deve però far dimenticare il resto della produzione CC e, visto l’avvicinarsi di San Valentino, quell’orologio femminile che sul quadrante reca una risposta all’eterno quesito degli innamorati, m’ama o non m’ama? La versione del 2019 vede il Margot in una cornice di diamanti e con un delizioso cinturino in velluto.

Nel 1998 quando l’ho conosciuto, Claret, nato a Lyone da genitori benestanti che non avevano visto di buon occhio la sua determinazione nel diventare orologiaio frequentando la scuola di Ginevra, era stato invitato al SIHH come ”maestro artigiano creatore” insieme ad Antoine Preziuso e ai due Schaffo, padre e figlio. Nella presentazione del Salone il 1987 era indicato come data di nascita della sua impresa (ma la differenza non ha molta importanza), seguiva poi un elenco dei movimenti complicati ideati e realizzati per molte grandi Case: ripetizione minuti, tourbillon, ripetizione ai quarti con automi (qui si inserisce il suo incontro con Rolf Schnyder che gli ordinò 20 movimenti con la ripetizione minuti e gli automi per la collezione San Marco).

Nel 1995 nasceva il movimento per un orologio musicale che a richiesta fa ascoltare al passaggio per 15 secondi l’aria di una del 19 melodie disponibili, nel 1997, per la prima volta quell’orologio da polso reca la firma Christophe Claret. L’anno seguente arriva, nel Romeo e Giulietta, un modulo con sette automi che si muovono seguendo le note musicali. Poco dopo Claret acquista, appoggiato da un appassionato di orologi, il castello du Soleil d’Or, costruito per Urban Juergensen nel 1860, e vi trasferisce la Manifattura che continua a creare movimenti complicati per molte grandi Maison, da Ulysse Nardin a Corum a Harry Winston e tanti altri che non ne rivelano il nome. Il giovane artigiano francese, non ancora ventenne quando si era diplomato nel 1982 alla scuola di orologeria ginevrina, era diventato un imprenditore di successo famoso nel mondo per i suoi orologi dotati di complicazioni spesso innovative.

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