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4 passi per Baselworld 2019

C’era una volta Basilea… questo avrebbe potuto essere l’inizio di una brutta storia, purtroppo già vissuta in Italia con il Salone della Fiera di Vicenza, il secondo, a livello mondiale, per quanto riguardava le presentazioni e non solo dei Manufatti delle grandi Case orologiere. Invece non si può dire che la Fiera elvetica sia stata un flop. Anzi! Grazie all’assenza del Gruppo Swatch e della sua immensa Piazza, che aveva fatto sì che molte Case non trovassero più spazio all’interno della mitica Halle 1.0, abbiamo potuto  respirare un’aria alla quale non eravamo più avezzi da quel dì!

Once upon a time there was Basel (as it happenend for Vicenza Fair) instead for Baselworld 2019 no flop, but a new life and air walking among many interesting Brands and new ideas for next Exhibition (30/4-5/5)

Le interviste – a volte chiacchierate – con espositori, che nel corso degli anni sono diventati amici, ci hanno rivelato nuove storie da poter raccontare. Incominciamo dalla dialettica dei Millennials! Quello che sino a qualche anno fa sarebbe stato un insulto aberrante, oggi è diventato un nuovo modo di dire. A cosa ci riferiamo? Al nuovo modo di definire la produzione Rolex: da quest’anno, infatti, oltre al Daytona, si parla di Pepsi, Batman, Hulk e anche Superman. Inutile aggiungere che la Casa ginevrina non apprezza per nulla questi nomi,  per altro emblematici di come il mondo “tic-tac” sia cambiato. E non di poco. Quello che invece non cambia e non cambierà mai, sono le novità da fare luccicare gli occhi di ogni appassionato e che ogni anno salgono alla ribalta di questa vetrina internazionale, nonostante la defezioni di quasi 2/3 d’espositori.

Antoine Preziuso e il figlio Florian, entrambi valenti Maîtres Horlogers

A cascata ricordiamo il  Trillon Tourbillon of Tourbillons di Antoine (Preziuso) recente vincitore, con il figlio, del Premio GPHG, che nello stand AHCI era presente con la moglie, come se fosse la sua prima mostra. Chi conosce l’attuale Antoine, forse non sa che con Franck (Muller) arrivava alla Fiera di Basilea in  motocicletta con lunghe capigliature al vento (erano anni di gioventù e all’epoca non vi era ancora l’uso obbligatorio del casco) per vedere gli orologi di Gérald (Genta). Una troupe televisiva giapponese ha preparato un lungo servizio, 17 anni dopo il primo e abbiamo visto, in quello del 2002, non solo il nostro Editore, ma anche l’indimenticato Disma Sutti, consentitemi di dirlo: “Papà”!

E poi ancora Czapek, Cyrus, Schwarz Etienne, Kerbedanz, per non parlare dei MB&F! Per chi avesse piacere di vedere orologi dedicati all’industria automobilistica e dei mezzi movimenti terra, Jacob & Co. ha presentato il nuovo Bugatti e anche un Tourbillon dedicato a chi ha la passione delle ruspe! Questo modello è interessante, anche senza tourbillon, perché in entrambi i casi la pala dell’escavatore è sempre in movimento, grazie alla lancetta dei secondi.

La Bugatti è il nuovo cronografo di Jacob&co

Patek Philippe, dopo la presentazione mondiale del Twenty-4 automatico a Milano, ci ha dato l’impressione di voler attendere di vedere come evolva il mercato. Ciò nonostante assai pregiato il modello con svegliarino e indicazione digitale dell’ora della sveglia sul quadrante. Nello stand il benvenuto lo danno molti pezzi unici, sulla sinistra una buca per le lettere e le cartoline degli orologi più belli da scrivere agli amici e che a fiera terminata sono spediti da Patek Philippe in tutto il mondo.

Interessante sapere che il nuovo Tudor P01, molto bello, sia stato studiato agli inizi per la Marina americana. Purtroppo il progetto non fu portato a termine. Oggi presenta una soluzione ingegnosa che permette di bloccare/sbloccare la ghiera per i tempi di decompressione e altro.

Tra gli orologi più costosi uno Chanel, dove la ricerca dei rubini per il bracciale con la stessa luce, ha preso quasi due anni! Per l’unico acquirente a questo punto il costo di 1,7 mio. di Euro diventa quasi una bazzecola!

Claude Meylan ha proposto Orologi dedicati agli automobilisti del passato con quadranti sportivi a più livelli, anche se sono i Citizen a 5 livelli a prendere lo scettro della scenografia dei quadranti. Seiko continua nella strada di modernizzazione (alla conferenza stampa speaker per la tecnica dei modelli era una Manager), ma ha mostrato anche un’insolita goliardia per spiegare come vengono realizzati i nuovi quadranti con gli smalti della collezione Presage, con uno chef che ha mimato i vari passaggi delle cotture nel forno ad altissime temperature.

E per quanto riguarda l’estetica bisogna ammette che sia per Seiko sia per Citizen finalmente il design è molto più “europeo”.

Nel vicino Hyperion Hotel, quasi una miniBaselworld, un ex poliziotto di Zurigo, stufo delle ronde, ha deciso di dedicarsi all’orologeria e – col “tacito” supporto di un arcinoto Maestro orologiaio – ha presentato l’orologio Vault, dove l’indicazione dell’ora ruota mettendo in evidenza solo quella attuale, che di fatto è quella più importante. Mentre Cuervo y Sobrinos  punta molto sui 500 anni dell’Habana, giocando in casa e presentando nell’orologio anniversario linee pulite e assai gradevoli, soprattutto per quanto riguarda il prezzo. Profumo imperiale da Dewitt (ne abbiamo scritto il 17 marzo) il cui fondatore discende dalla famiglia di Napoleone e dalla viennese Suchy&Sohene dove, nella vetrina, in pole position un’onorificenza sulla fotografia di Francesco Giuseppe attirava l’attenzione come e più del nuovo Waltz in oro.

Mettiamola così, il Re è morto, W il Re, tanto del doman non v’è certezza…! Ieri nella conferenza stampa di chiusura le cifre ufficiali e i programmi per Baselworld 2020 (30/4-5/5). I marchi orologieri quest’anno sono stati 520, i visitatori registrati 81.200 (-22% rispetto al 2018), cresciuto l’interesse mediatico che sarà ulteriormente ampliato l’anno prossimo con maggiori informazioni non solo per espositori, dettaglianti (è previsto un Retailers Summit), collezionisti, ma anche per la stampa. Saranno allestiti nuovi spazi-show. Importante la riorganizzazione espositiva: nella Halle 2 torneranno le pietre preziose, ci sarà un’Innovation Square e ampio spazio sarà dato agli Smartwatches e agli Wearables; per i clienti finali e i collezionisti la fiera avrà spazi cablati. Lorenzo Sutti


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