Caricamento immagini...

Timex Group Luxury Division e Teslar

In novembre Paolo Marai presidente e CEO di Timex Group Luxury Division, che distribuisce orologi a marchio Versace, Salvatore Ferragamo e Versus, ha annunciato l’accordo di licenza globale con Teslar LLCC per lo studio e la produzione di orologi (ma anche di altri prodotti) connotati da un’alta protezione antimagnetica.

A gloabal partnership in order to produce Teslar watches (and other products) has been announced by Enrico Margaritelli well known watch designer for russian, Glam Rock Miami and CT watches and Paolo Marai Timex Group Luxury Division president and Ceo. Here something about russian watches in the past on italian market.

Se non si fa attenzione all’esatta grafia del nome si rischia di confondere gli orologi con le automobili Tesla, mentre la Teslar LLCC ha come CEO e partner Enrico Margaritelli, che gli appassionati di orologi ricordano bene sia per gli orologi russi sia per gli americani Glam Rock Miami e CT Scuderia.

La nuova tecnologia Teslar Elf per proteggere i segnatempo dalle onde magnetiche sempre più frequenti nella quotidianità, è stata studiata dalla ricercatrice Ilonka Harezi, proprietaria dell’azienda tecnologica ELF Cocoon.

da POLSO n°9 marzo 1989, dalla pendola preziosa al Komandirskie

Dal cassetto dei ricordi abbiamo recuperato uno stralcio storico legato a Margaritelli (terza generazione di una famiglia di orologiai) e agli orologi russi della Bocktok realizzati per le Forze Armate sovietiche, i Komandiskie. Nel 1942 l’industria orologiera russa Bocktok fu ristrutturata; il suo primo orologio da polso nacque nel 1948, era un meccanico manuale calibro 26 mm; tra tutti i modelli i più celebri erano i Komandiskie per i diversi corpi dell’Armata rossa, con cassa in acciaio movimento calibro 241, 17 rubini bilanciere con antiurto, lunetta girevole, lancetta secondi centrale e calendario numerico ad azione automatica, lancette e divisione a 5“ fosforescenti, precisione variabile a seconda della temperatura esterna (allora non c’era l’odierna esaperata ricerca cronometrica), autonomia 38 ore, protezione antimagnetica fra 600 e 800 Am, w.r. m.50.

L’orologio Komandirskie della Bockok nella custodia in pelle che si poteva agganciare anche alla cintura e il profumo Soviet

I primi segnatempo russi apparsi sul mercato italiano furono i Paketa importati nel 1989 da Orazio Occhipinti di Mirabilia; in quegli anni il tempo del Cremlino furoreggiò in competizione con gli Swatch. I Bocktok importati in Italia da Artime e distribuiti da Time Trend ebbero a Milano un lancio formidabile, un giornale realizzato appositamente e, tra i testimoni, anche degli ufficiali sovietici; come omaggio ai giornalisti fu offerta una confezione sigillata di un profumo “Soviet” che accresceva la curiosità verso un mondo a lungo chiuso all’Occidente.

A fianco dei Bocktok e dei Paketa erano arrivati anche altri Marchi “d’oltrecortina” come Slava, Poliot, Soviet (presentato alla Fiera di Vicenza da Elmitex come Italo-russo), Brema (ma la A è scritta al contrario) proposto da Binda e i femminili Penza. Pochi conoscevano allora la produzione orologiera russa; a un dirigente europeo che ne aveva proposto l’importazione fu chiesto se stesse scherzando.

Eppure gli orologi delle torri del Cremlino furono costruiti nel XV secolo da Lazar Serbin e, sotto Pietro il Grande, gli orologiai francesi chiamati a Corte svilupparono una fiorente scuola di orologeria, grazie anche a privilegi rispetto agli artigiani locali. Tra i tesori custoditi nell’Hermitage di Leningrado ci sono segnatempo settecenteschi di Ivan Khulihin e nel XIX secolo per restaurare a Mosca l’orologio della Torre del Salvatore, lo Zar chiamò gli orologiai Butenop; un discorso a parte merita anche la famiglia Bronnikov che produceva orologi in legno con parte dei componenti in metallo.

Dopo la Prima Guerra Mondiale la Francia, che aveva fatto importanti investimenti in Russia, per recuperarne almeno una parte pretese che l’Italia acquistasse orologi da tasca russi che poi furono dati in dotazione al personale delle Ferrovie, ma la nascita delle prime industrie orologiere russe risale agli anni Trenta; le due principali furono covertite negli anni ’40 alla produzione bellica tornando a quella civile solo a conflitto terminato ed esportando quella migliore, negli anni ’50, sui mercati aderenti al Patto di Varsavia ai quali venivano praticati prezzi politicamente differenziati.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *