Caricamento immagini...

A Berlino solo tarallucci e vino?

Ci sono quei casi nella vita dove, giocando a tennis, si può fare la conoscenza di un noto enologo.

Sometimes, playing tennis, it happens to have a good chance and to know a well known oenologist; after I was invited to attend a wines event in Berlino were, besides wines, I could see also many important watches.

La sorte benevola può anche far sì che pochi giorni a seguire quest’ultimo organizzi una degustazione di vini (non solo italiani) nella Capitale, la stupenda città di Berlino, presso la Wein & Glas Compagnie, nella splendida Arminius  Markthalle, classe 1891. Ed è lì che (ri)scopri quanto i grandi Vini si accostino perfettamente alla grande orologeria.

Berlino 2018: il tedesco Weil, la sede dell’evento, Luisa Rocca, Georg Mauer enologo e organizzatore della serata (foto F.Bolk)

Da Schaffhausen, ad esempio, non arrivano solo gli IWC, ma anche ottimi rossi e bianchi, in serie limitata, dell’azienda vitivinicola Markus Ruch. Anche altre Case possono essere citate come l’italiana Bruno Rocca, che propone un nettare degli Dei denominato Barbaresco Currà DOCG o magari la tedesca Robert (non  Raymond!) Weil, con un ottimo Riesling Graefenberg GG. Naturalmente vi chiederete ora, quale Marca orologiera possa mai arrivare dalle località di Barbaresco o Kiedrich-Rheingau? Ebbene, nessuna! Ciò non toglie che al polso dei Sommelier presenti, e in alcuni casi dei Titolari in prima persona, si possano vedere Chopard Mille Miglia (la Marca ginevrina possiede in Francia la Tenuta di Monestier La Tour ed è ottima la produzione locale di vini), Bulgari Sport Aluminium oltre agli immancabili classici Rolex o Cartier e altre grandi marche ancora. Segno che o c’è anche in questo settore una grande passione per la bella orologeria o la si considera ancora uno status symbol o un “do ut des”. Molte grandi case orologiere hanno stretto accordi con chef stellati. Alcuni pubblicizzati altri più discreti che vedono l’orologio al polso dello chef soprattutto nei pranzi organizzati dalle Maison elvetiche. Poi ci sono gli eventi mirati, per esempio a Milano, la Vendemmia in Montenapoleone che abbina case vinicole e boutique orologiere. Nel 2017, ci fu un ospite eccezionale: il bisnonno del proprietario della casa vinicola aveva acquistato nel 1881 un Breguet e naturalmente il Tasca fu l’ospite d’onore nella Boutique milanese. Non ci sembrano invece altrettanto frequenti gli accordi con i sommelier. Ci sono poi collaborazioni particolari, per esempio tra i super alcolici, McCallan ha chiesto a Urwerk di disegnare una bottiglia speciale, la Flask2 che fosse ispirata agli originali segnatempo elvetici.

Una cosa comunque non va, però dimenticata: che il bere (alcolico!) va sempre moderato e soprattutto mai durante un set a tennis! Per il resto è sempre l’ora. Alla salute…Hic, ( L.S.)

 

 

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *