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Ramada hotel: una Minibaselworld

A Basilea, nell’albergo che svetta sulla piazza della Fiera, al pianterreno, al terzo e al trentesimo piano hanno esposto marchi orologieri, che si distinguono per la ricerca e per una produzione destinata al pubblico degli appassionati.

Many brands are exhibiting in Ramada hotel (ground floor, third and thirtieth floor): Rudis Sylva, H.Moser&C., Hautlence, MCT, Romain Jerome, Urwerk, James C.Pellaton e Christophe Claret.

Alcuni hanno da sempre scelto il Ramada, altri vi sono approdati quest’anno, dopo la soppressione del Palace e il suo spostamento alla Halle 1.2 della Fiera.

 

 

Al pianterreno oltre ad Akrya che abbiamo incontrato nel 2016 e che continua a migliorare i suoi Tourbillon, Rudis Sylva con una nuova versione del suo Oscillatore Armonioso.

Rudis Sylva

Nato nel 2006 e poi brevettato, ha incontrato un grande successo e ne abbiamo scritto più volte per l’originalità del disegno, ideato da Mika Rissanen, un maestro orologiaio che lavora in azienda. Oggi la versione RS 16, rose gold & “glass box” è stata disegnata da Eric Giroud che ha voluto mettere in risalto ogni particolare, speciale il finissagge con decorazioni fatte a mano.

 

 

Al terzo piano incontriamo quattro marchi riniti nella Time Square, ce ne sono anche altri, ma il tempo stringe e da Urwerk facciamo solo una beve apparizione.

 

H.MOSER & C.

H.Moser & C. Perpetual Calendar

A prescindere dal Mad in Swiss, originale orologio con il quale abbiamo inaugurato gli articoli sul SIHH e sul Carré des Horlogers 2017, fra le novità presentate abbiamo trovato molto interessante il Pioneer Calendario Perpetuo, carica manuale, Calibro HMC 800, 18.000 A/h; cassa in acciaio ø mm 42,6; w.r. a m.120.e fondo in vetro zaffiro; sul quadrante blu fumé l’indicazione della riserva di carica, i mesi sono indicati dalla lancetta centrale, la data appare nell’ampia finestrella; sul lato del movimento l’indicazione del quadriennio.

HAUTLENCE

Hautelence Moebius e Pinball

Moebius, secondo Sandro Regginelli CEO della Marca, rappresenta il vertice di una produzione da sempre improntata alla ricerca dell’arte orologiera. Equipaggiato con l’evoluzione del Calibro HL2.0 con tourbillon biassiale e minuti a retrograde,  ha due brevetti per la carica automatica con massa oscillante in oro bianco, uno riguarda la catena semitrainante delle ore (ogni 60 minuti la catena gira in 3-4 secondi in maniera soft per evitare shock e perdita d’energia), il secondo riguarda i due bariletti di cui uno si occupa della complicazione e l’altro fornisce l’energia senza influenzare la precisione cronometrica. La cassa, mm 52×50, e il quadrante sono in vetro zaffiro, la carrure in oro bianco. Edizione limitata a 8 pezzi in oro bianco e 8 in  oro rosso. Dopo il Labirinthe è arrivato il Pinball, collezione Playground, che si ispira al gioco del flipper; è un pezzo unico con cassa e quadrante in titanio, la meccanica comprende un parte del meccanismo delle ripetizioni minuti.

MCT

Realizzato per il decimo anniversario della Marca, in 25 esemplari per ogni versione, il Dodecal One ha la cassa ø 43 mm in titanio o in titanio black e oro rosa. Il movimento di Manifatura è il Calibro D1. Le ore sono indicate al centro del quadrante con un complicato sistema di camme e ruotismi; i minuti sono indicati da una lancetta volante, le ore da segmenti ogni 2,5 secondi.

ROMAIN JEROME

Romain Jerome

Nella collezione dedicata alla piovra, l’Octopus blu sembra aver catturato i colori del mare più profondo, descritto dai romanzieri dell’Ottocento. L’edizione è limitata a 25 esemplari con la cassa ø 47 mm in acciaio trattato PVD, w.r. a m. 270. La corona alle 9 serve per la messa all’ora, quella alle 3 regola la lunetta unidirezionale interna che mostra il tempo trascorso; la lunetta esterna è in acciaio trattato PVD nero (come il Titanic del quale incorpora un frammento). Molti i dettagli legati al mostro marino che ha 8 tentacoli, e l’8 è messo in evidenza sia fra gli indici sia con le viti sul fondello; non va poi dimenticato che 270 metri corrispondono a 888 feets; il movimento è automatico e il quadrante ha una particolare lavorazione.che lo rende chiaramente visibile anche al buio.

URWERK

Urwerk

 

Oltre agli orologi del 20° anniversario, pubblicati in uno dei nostri articoli sul Carré des Horlogers a Ginevra, ecco un orologio da polso sfavillante per il quale Urwerk ha preso a modello una pendola Neuchateloise d’epoca, che troneggia nell’atelier. L’UR 210 Amadeus in titanio e acciaio ha la cassa e il bracciale incisi da Florian Gullert

Infine al trentesimo piano, usciti dall’ascensore riservato, che in un battibaleno ti porta quasi fra le nuvole, vediamo nel corridoio un poster che mostra un Tasca (con scappamento a tourbillon) di un grande orologiaio il cui Marchio è tornato a vivere grazie alla passione di Michel Dawalibi e troviamo due Maison:

JAMES C. PELLATON

James C.Pellaton

A questo punto forse è bene fare un breve excursus storico: non si tratta di Albert Pellaton, che da IWC ha ideato un sistema di carica per movimenti automatici, ma di James César, che a Le Locle (1873–1954), aveva continuato l’attività paterna diventando un noto maestro nella cronometria e negli scappamenti con tourbillon. Lavorò da Ulysse Nardin, poi nella Scuola d’orologeria di Le Locle, dove insegnò per oltre 30 anni. Nel 1926 realizzò un tourbillon (allora il più piccolo al mondo) su un calibro 10”’½. Nel tempo libero realizzava movimenti e componenti anche per grandi Maison come Patek Philippe e Girard-Perregaux, alle quali fornì più di 30  gabbie di tourbillon; lavorò anche per Zenith, ancora per Ulysse Nardin e in seguito per una clientela di privati appassionati. Le sue intuizioni e la perfezione nel “finissage” di tutti i componenti sono state riprese e adattate alle moderne collezioni JCP da polso e da tasca. Royal Marine Chronometer Tourbillon (36 esemplari: 12 in oro bianco, 12 in oro rosso e 12 personalizzabili a scelta del cliente), cassa ø 44 mm, movimento manuale Calibro JCP1898MD, indicazione riserva di carica, retrograde; Royal Marine Chronometer Tourbillon sempre in tirature limitate con movimento scheletrato; Pocket Chronometer Tourbillon (12 esemplari, ø mm 65, movimento manuale Calibro 1893MD).

In tutte le collezioni c’è l’opera di Emile Vuille, che è stato CEO da Greubel Forsey (e nei nuovi orologi la sua influenza appare in alcuni dettagli). Davvero una bella sorpresa per chi ama la bella orologeria.

Concludiamo questa veloce carrellata con un Maestro francese, ma ormai svizzero, che ha fatto del suo atelier a Le Locle una splendida Manifattura:

CHRISTOPHE CLARET

Christophe Claret

A fianco del Marguerite sempre più prezioso (questa volta incastona più di 600 diamanti) e del Maestro, cronografo classico, è arrivato X-Tream-1 che sino all’inaugurazione di Baselworld era stato coperto da embargo. Non ci piacciono i simboli come il teschio, ma evidentemente siamo “out” se tanti modelli e di ogni fascia di prezzo li scelgono.

Il cronografo Maestro, in titanio e oro rosa ø 42 mm (è il più piccolo tra la produzione CC), ha 7 gg di carica, gran data e funzione MEMO 3D a ore 3.30 per ricordare appuntamenti, il vetro a cupola accentua la visibilità del movimento meccanico composto da 342 elementi e 33 rubini. È un punto di partenza sotto il profilo economico: per la prima volta un orologio CC con tali complicazioni costa solo (si fa per dire) 68.000 CHF.

X-TREM 1 è una variante del modello presentato cinque anni or sono. Il tourbillon volant è montato con un’inclinazione di 30* sulla platina incurvata in titanio; ore e minuti sono indicati con sfere in acciaio, che si muovono a destra e sinistra del quadrante grazie a campi magnetici, senza alcuna connessione meccanica. Sotto il profilo estetico sono stati scelti colori diversi; la cassa è in oro e titanio trattato PVD nero, in oro rosa o bianco e titanio, ma anche in oro bianco e acciaio e con ore e minuti anche laccati rossi. Imponenti le dimensioni: mm 40,80×56,80. Poi c’è l’edizione X-TREM1 Sting HD con il simbolo del teschio dagliocchi di rubino che, disegnato sopra il tourbillon, appare dal vetro zaffiro trattato in modo speciale. Gli esemplari per queste varianti sono solo otto.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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