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I 40 anni del Nautilus

La vita comincia a quarant’anni è un detto popolare che non si addice a una delle icone di Patek Philippe, infatti il Nautilus, sin dal suo ingresso sul mercato, nel 1976, è sempre stato accompagnato dal successo.

Life begins at 40 years, but not for Nautilus whose success began from very first edition in 1976. Ten years ago a new case changed it, but style is always the same: an elegant sport watch  with beautiful movements. Versions tribute to 40° anniversary, are in platine and white gold in limited edition.

A dire il vero agli inizi della gestazione, quando Philippe Stern decise che c’era bisogno di un orologio sportivo, giovane e in acciaio (rivolgendosi a Gerald Genta, che aveva già realizzato il Royal Oak per Audemars Piguet) le resistenze in azienda non furono poche; persino il responsabile dello stabilimento non era convinto della bontà del progetto, ma Philippe Stern e suo padre, presidente dell’azienda, tirarono diritto. Thierry, oggi presidente della Maison, era ancora un ragazzo, ma in seguito amò molto questo orologio, anche perché – ci ha detto – “è stato il primo orologio importante che mi ha regalato mio padre per un compleanno”, a quei tempi c’era una gerarchia anagrafica anche per i regali…

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La carrellata dei Nautilus, a partire dal 1076, sul sito Patek Philippe

Il Nautilus dunque ha reso meno serioso un Patek Philippe che nell’immaginario è un orologio votato al classico. Però, guardando le proposte degli anni ’50/60 (come testimonia questa bella foto dal libro Patek Philippe pubblicato da Antiquorum nell’86) non sono mancati orologi giovanili e addirittura stravaganti, soprattutto fra gli asimmetrici; orologi che spesso sono stati creati solo come prototipi o che realizzati, sono poi stati venduti con successo in Italia ai primi turisti russi che, dopo la guerra, sceglievano per le vacanze il mare Adriatico.

una serie di prototipi pubblicati nel libro Patek Philippe di Antiquorum

Una serie di prototipi pubblicati nel libro di Antiquorum

A Baselworld 2016 eravamo in molti ad aspettare un’edizione speciale per il Nautilus che nel 2006 era stato rivisitato, ma l’attesa è stata vana. Perché distogliere l’interesse da novità come il Cronografo Ora Universale Ref. 5930, il Calatrava Timeless White Lady a carica manuale, gli esemplari del Grand Chime Ref.6300 (l’orologio del 175° anniversario, con un’estetica più sobria) e un altro Anniversario, quello dei vent’anni del Calendario Annuale?

In platino e in oro bianco i Nautilus del 40°

L’edizione speciale del 40° quindi è stata svelata In ottobre e anche noi abbiamo aspettato qualche mese prima di parlarne. Gli anniversari sono importanti nella nostra filosofia, perchè ci fanno ricordare tanti momenti di storie belle e affascinanti così chiudiamo questo capitolo del 2016 con l’omaggio al Nautilus, che abbiamo seguito in tutte le sue evoluzioni (a pag. 22 dell’e-book n°4 ne abbiamo riassunto la storia).

Lìautomatico dell'Anniversario in platino

L’automatico dell’Anniversario in platino

In platino, cassa ø 40 mm,  l’automatico Ref. 5711/1P ø 40 mm, con bracciale nel metallo più prezioso, è realizzato in 700 esemplari numerati. Lo equipaggia il Calibro 324 S C a carica automatica visibile dal fondo in vetro zaffiro, il rotore centrale è in oro 21 carati, il bilanciere Gyromax® e la spirale Spiromax® sono due brevetti di Patek Philippe. Da ammirare anche il bel quadrante blu sul quale spiccano le due date.

Nautilus del 40° il cronogrfo automatico in oro bianco

Nautilus del 40° cronografo automatico fly-back in or

 

 

Il secondo modello è il cronografo automatico fly-back Ref.5976/1G in oro bianco con analogo bracciale, cassa ø 49,25 mm, compresa la corona, realizzato in 1300 esemplari ed equipaggiato con il Calibro CH 28-520 C con ruota a colonne, innesto verticale e una precisione di -3/+2 secondi al giorno. Sul contatore a ore 6 si leggono i tempi cronografici. Tutti gli esemplari dei Nautilus Anniversario sono numerati, hanno il sigillo PP e sono w.r. a m..120 come il primo Nautilus del 1976. Entrambi i modelli sono consegnati in un cofanetto speciale che riprende linee e materiali del primo Nautilus del 1976; oltre al certificato che accompagna tutti gli orologi PP c’è anche un Certificato Anniversario;

cofanetto-del-40

Infine il 6 dicembre si è svolta a New York l’ultima delle 4 aste di Christie’s che hanno offerto 40 rari Nautilus.. Dopo Dubai in ottobre, Hong Kong e Ginevra in novembre, all’appuntamento nella Grande Mela gli ultimi dieci esemplari hanno uguagliato o superato le cifre delle stime. Alcuni, compreso i diritti d’asta, si sono avvicinati ai 50.000 dollari USA, d’altro canto sono orologi ormai fuori produzione e il mercato del collezionismo è molto sensibile a questi richiami.

Nella II edizione del libro PatekPhilippe i Nautilus scelti sono in oro e con diamanti

Nel libro PatekPhilippe pubblicato da Anqtiquorum la pagina dei Nautilus scelti vede solo modelli in oro e con diamanti

Concludiamo con un altra foto presa dalla seconda edizione del libro edito da Antiquorum (la prima risale al 1983) che mostra come negli anni ’80 l’oro giallo e i diamanti avessero reso prezioso anche il Nautilus. che solo dieci anni prima, era nato come un elegantissimo sportivo in acciaio, ma i gusti del pubblico cambiano e bisogna seguirli.

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