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Giovani talenti AHCI e F.P.Journe

Per il secondo anno F.P.Journe, membro AHCI dal 1967, ha affiancato l’Accademia degli orologiai creatori indipendenti alla premiazione della Young Talent Competition, che ha visto molti dei presenti porre domande a Journe e a Stefano Cristofari, Direttore in Italia dei negozi GMT.

For the second time F.P.Journe was partner with AHCI during Young Talent Competition; three  Maitres Horloger from UK, France and Russia got a diploma and a cheque offered by Horotec in order to buy professional instruments. During the ceremony many questions about life being independent. soloPolso asked how long could it be a correct business-plan and Journe’s answer was really full of  english humor even if the Master was born in France; he said “Well, I should think 5 years, but correcting values every 6 months, or better, shall we do, three?!”

Sono stati premiati con un diploma e un assegno di 3000 franchi offerto da Horotec, da impiegare per l’acquisto di strumenti professionali (per chi non lo sapesse in passato tutti gli apprendisti dovevano avere un corredo personale di strumenti che li seguivano ovunque andassero a lavorare). Sono stati premiati il russo Anton Sukhanov per Clock tourbillon triple avis, l’inglese Anna Rose Kirk per Horizon Clock e il francese Ledard per Clock Linear Equation of Time. Le loro opere sono state giudicate da 34 membri dell’Accademia e poi esposte nello stand dell’Accademia in Fiera.

F.P.Journe e i premiati, da sinsitra??

Tristan Ledard, Anne Rose Kirk, F.P.Journe, Anton Sukhanov; a destra The Horizon Clock, sotto Clock with triple Axis tourbillon e Clock with Linear Equation of Time

I partecipanti alla premiazione, svoltasi al mattino presto nel Congress Center della Fiera, prima che aprissero le porte delle Hallen, hanno potuto porre domande e rendersi conto di cosa significhi oggi lavorare come Maestro orologiaio indipendente e quali problemi vadano affrontati.

Anche noi, come soloPolso, abbiamo posto una domanda a uno dei “Mostri sacri” dell’orologeria, a François Paul Journe, che ci ha deliziato con una risposta che la dice lunga sul momento che sta passando l’intero settore! Volevamo sapere sulla base di quanti anni un orologiaio alle prime armi deve prevedere il proprio business-plan (5, 10 o 15 anni), soprattutto vista la cattiva abitudine di pagamento da parte di alcuni negozianti in Italia). Journe ha ampliato la più che diplomatica risposta di Cristofori sulle difficoltà del settore, con un: “Comunque il business plan io lo farei a 5 anni… aggiornando poi i valori ogni 6 mesi… anzi facciamo 3!” E  poi non mi si venga a dire che i francesi non hanno il senso dell’umorismo!

(Lorenzo Sutti)

 

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