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François Quentin e Dassault Systèmes

Il 13 ottobre al Talent Garden di Milano Dassault Systèmes Italia ha promosso un Forum sul tema “3D Experience”.

On October 13th in Milano Dassault Systèmes Italia organized a Forum about 3D Experience and we had an interesting interview with François Quentin, owner and founder of 4N a digital watch with nechanical movement, born a few years ago and since March with a new transparent case.

Oggi “fare impresa” impegna le aziende con tecnologie e comportamenti condivisi dal consumatore, che non giudica solo il prodotto, ma anche argomenti correlati (dal design al marketing, dalla commercializzazione alla comunicazione) in settori diversissimi fra loro, dai trasporti alle calzature, per finire agli orologi.

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Jerome Bergeret e François Quentin a Milano

Naturalmente quest’ultima nicchia era interessante per soloPolso e durante il Forum ho intervistato François Quentin, designer indipendente dal 1986, che ha fatto parte del gruppo realizzatore del Louis Vuitton Tambour, nel 2009 ha fondato 4N e prima era stato cofondatore di Hautelence. Due marchi questi che distinguono segnatempo d’avanguardia e per i quali è stato necessario non solo disporre di capitali, ma anche (o “soprattutto” come dice Quentin) tanto coraggio.

Il 4N con la cassa in oro

Il 4N con la cassa in oro

“Per realizzare un orologio innovativo – continua il mio interlocutore – non si deve avere fretta; capita anche che il lavoro di due o tre anni alla fine non porti ai risultati voluti”.

A lui è successo quando collaborava con un prestigioso atelier svizzero che dopo un paio di anni ha rinunciato al progetto. D’altro canto un’azienda tradizionale ha dei tempi di produzione che vanno rispettati e solo se si è liberi da impegni commerciali si può dare libero sfogo alla propria immaginazione o, per usare un termine più consono all’orologeria, alla creatività.

Le due versioni del 4N in titanio microbillé e DLC

Due versioni del 4N in titanio microbillé e DLC

“Sono sempre stato appassionato del savoir faire orologiero, ma anche di micromeccanica e le nuove tecnologie mi affascinano – dice Quentin appassionato ed esperto anche di computer – bisogna pensare all’orologio nel suo insieme, al movimento che va disegnato, assemblato e realizzato per essere poi inserito nella sua cassa”. Proprio la cassa è stata una delle sfide di Quentin; la più recente, protagonista in marzo all’Hotel Ramada di Basilea, è quella in policristallino, materiale di sintesi trasparente e resistente, leggero e duraturo, impiegato nel 4N spinel ceramic. Già nel 2014, 4N (sigla che indica i 4 numeri sul quadrante) aveva presentato a Baselworld nello stand al Palace, su uno schermo autostereoscopico un video realizzato in tre dimensioni con immagini virtuali ad alta definizione, servendosi del software di FashionLab.

LO SCHERMO ESPOSTO A BASELWORLD 2014

A fianco di Quentin a Milano c’era Jerome Bergeret, direttore FashionLab di Dassault Systèmes, che spiega come il laboratorio, dedicato a designer e stilisti, unisca il mondo del lusso a quello virtuale del 3D. Nascono così nuove esperienze integrando strumenti di progettazione e design, sistemi di simulazione e piattaforme collaborative che consentono di sviluppare con relativa facilità intere collezioni. Nella foto sopra, lo schermo esposto a Baselworld 2014 con il movimento dell’orologio visto in 3D senza l’aiuto di appositi occhiali.

SAPPHIRE PLANET

4N Sapphire Planet nella versione con la cassa trasparente

Ed eccoci all’orologio il cui movimento meccanico manuale si sviluppa su undici livelli ed è visibile da tutti i lati nella nuova cassa. Forse in futuro gli saranno aggiunte delle complicazioni, anche se l’ora e i minuti saltanti sono già adesso un accoppiamento abbastanza raro, ma il 2017 è un po’ troppo vicino per prendere impegni al riguardo.

Ne vengono prodotti pochissimi esemplari all’anno (la collezione con la cassa in titanio ha previsto 16 esemplari), sufficienti a interessare il mondo del collezionismo, di chi cerca un orologio esclusivo in Limited Edition. Durante i suoi viaggi all’estero Quentin ha potuto contattare diversi collezionisti, anche in Giappone, e per uno di loro sta completando un esemplare con colori particolari.

Il disegno tecnico del movimento e tre fotografie

4N disegno e fotografie della complessa realizzazione

Una delle difficoltà da risolvere in questo orologio è stata la dimensione delle cifre imposta dai dischi del sistema saltante; il problema è stato risolto portando a dieci i tradizionali tre dischi così da avere cifre di mm 5,5; quattro dischi sono sistemati nella gabbia per le ore, uno per le decine di minuti e cinque, sempre in una gabbia, per i minutii. I dischi posizionati uno sopra l’altro mostrano l’indicazione del tempo esattamente al centro del quadrante. Con l’aiuto del team di Renaud e Papi (APRP) sono stati risolte alcune difficoltà a partire dalla velocità di rotazione dei dischi e dall’energia trasmessa dai due bariletti che è costante qualunque sia la carica e garantisce il funzionamento per quasi dieci giorni, dando vita sul quadrante a una fantastica danza delle cifre. Il movimento a carica manuale, 21.600 A/h, 78 rubini, sviluppato da questa compagine, è composto da 514 elementi, la maggior parte dei quali visibile dalla cassa del 4N Sapphire Planet realizzata da un unico blocco. Le casse dei primi esemplari sono state realizzate in oro, nel 2014 arrivarono quelle in titanio black anche DLC; la Sapphire Planet di quest’anno, fa della trasparenza e della leggerezza il principale atout.

 

 

 

 

 

 

 

 

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